Siccità: richiesto lo stato di emergenza per la Sardegna del Sud

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Arriva per il mondo delle campagne sarde una boccata d’ossigeno in attesa che il Governo dichiari lo stato di calamita’ naturale per la siccità e le altre emergenze subite quest’anno. Con il maxiemendamento al decreto per il Mezzogiorno, approvato ieri in Senato e che passa ora alla Camera, viene infatti riconosciuto per l’Isolalo stato di emergenza. Si tratta di una norma inserita nell’ambito dei contributi per il sostegno alle aziende agricole delle regioni colpite dal terremoto nel 2016, dalle nevicate di gennaio, dalle gelate di aprile e, appunto, dalla siccita’.

Viene cosi’ stabilito il quadro normativo e procedurale per poter poi dichiarare lo stato di calamita’ naturale. Potranno accedere ai provvedimenti e ai sostegni finanziari nazionali, dedicati a favorire la ripresa dell’attivita’ economica e produttiva, anche le aziende che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate per la copertura dei rischi. Riguardo il ristoro dei danni, le imprese potranno accedere al Fondo di solidarieta’ nazionale (Fsn) e godere di strumenti e benefici della legge 102/2004 che prevede la sospensione delle rate dei mutui e dei contributi assistenziali e previdenziali. Il Fondo ha ad oggi una disponibilita’ di 15 milioni di euro che, secondo quanto ha assicurato il gabinetto del Ministro alla Regione, sara’ rimpinguato con la prossima legge Finanziaria e grazie a un emendamento gia’ approvato in Commissione bilancio del Senato.

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