FederFauna: “Si è persa una visione antropocentrica, che consideri l’Uomo al centro dell’universo”

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In questi giorni, spiega in una nota Massimiliano Filippi, Segretario Generale FederFauna, “assistiamo in Parlamento al tentativo di togliere, per legge, gli animali dal circo: tentativo sostenuto dalle solite associazioni animaliste (i cui interessi economici e di potere sono noti) e da alcuni Parlamentari (che non mi e’ chiaro se agiscano per proprio interesse e di che natura esso sia, oppure perche’ vittime della propaganda delle prime); tentativo che se riuscisse non offrirebbe affatto maggiori garanzie di benessere agli animali (specialmente se nati e cresciuti in quell’ambiente), ma snaturerebbe una parte importante del nostro patrimonio culturale (non esiste “circo equestre” senza “equidi”) e, soprattutto, rappresenterebbe una grave lesione dei Diritti dell’Uomo: il Diritto al Lavoro dei circensi, quello alla libera scelta dell’impiego (nessuno piu’ potrebbe decidere di fare nella sua vita l’addestratore o l’allevatore di determinate specie), il Diritto di milioni di Italiani di andare ad assistere ad uno spettacolo con animali se ne hanno voglia: libera scelta che non lede assolutamente il diritto di non andarci di chi preferisce vedere gli animali in un documentario sul PC o sulla TV.

Questo – prosegue Filippi – mi ha fatto molto riflettere, soprattutto alla luce di una sempre piu’ prossima tornata elettorale, perche’ i Diritti che oggi rischiano di essere ignorati, o peggio, calpestati, sono contemplati non solo dalla nostra Costituzione, ma addirittura dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (la libera scelta dell’impiego e’ espressamente citata all’Art. 23 comma 1) e pure dal Trattato sul funzionamento dell’UE, che considera si’ gli animali esseri senzienti, ma sempre nel rispetto delle “disposizioni (…) e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale”.

Le “Carte” assegnano all’Uomo un primato che l’odierna Societa’ e la Politica, che dovrebbe essere insieme sua espressione e governo, pare abbiano dimenticato.

Si e’ persa una visione antropocentrica, che consideri l’Uomo al centro dell’universo, non necessariamente religiosa, ma laica, valida sia per gli ideali della Sinistra che per quelli della Destra, e guarda caso si e’ iniziata a perdere proprio con la crisi delle ideologie, in Italia con la crisi della cosiddetta Prima Repubblica.”

Credo non sia per caso che la prima legge italiana a dare importanza alle associazioni animaliste sia del 1991. E trovo non sia affatto un caso che da allora ad oggi abbiano trovato maggior diffusione le idee di Peter Singer rispetto a quelle di John Passmore: basta minare l’immagine dell’Uomo (cellula fondamentale della Societa’) e delle sue naturali espressioni, per spingere con una buona propaganda le masse a perdere di vista cio’ che sono: una comunita’ di soggetti della stessa specie, e coltivare magari nuove forme di culto, spesso accompagnate da aberrazioni sociali.

Superare l’antropocentrismo e’ una necessita’ manifestata da alcuni uomini, che aldila’ delle propagandate battaglie etiche e di civilta’, si riduce al superamento di altri uomini e quindi dei loro diritti. E quante volte e’ successo in questi anni, purtroppo. E in quanti campi: nell’economia, nel lavoro, nella ricerca, nel sociale, non solo in questioni riguardanti strettamenti il circo o l’allevamento… Gli animali, invece, loro, tutti, vedono le altre specie dal punto di vista della propria (il ratto e’ rattocentrico): non esiste in natura animale (escluso l’uomo), che si porrebbe in scontro con soggetti appartenenti alla sua stessa specie, per favorire quelli di altre specie.

Quindi – conclude Filippi – il mio appello ai politici, a quelli attuali e soprattutto a quelli che verranno, in quest’era in cui ciascuno puo’ rapidamente proporre e diffondere i propri punti di vista, ma paiono mancare proprio le idee, e’ soprattutto a recuperare un po’ di antropocentrismo: sano, naturale, trasversale e soprattutto Umano.”

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