Secondo un nuovo studio presentato al meeting annuale della Endocrine Society a Chicago, un composto che svolge le funzioni di un ormone naturale che regola l’appetito potrebbe aiutare le persone obese, ma non diabetiche, a perdere peso.
La molecola alla base del candidato medicinale, detta semaglutide, ha una struttura chimica molto simile al peptide 1 dell’ormone glucagone (Glp-1), contenuto in farmaci che vengono normalmente impiegati contro il diabete di tipo 2.
“Il nostro studio randomizzato sulla perdita di peso indotta da semaglutide in persone con obesità, ma senza diabete, ha evidenziato che si possono ottenere riduzioni di peso mai viste prima con qualsiasi intervento farmaceutico“, ha spiegato l’autore principale Patrick O’Neil, direttore del Weight Management Center della Medical University of South Carolina a Charleston.
La ricerca ha studiato 957 persone, divise in 7 gruppi: a 5 sono state somministrate dosi diverse di semaglutide per via iniettiva, una volta al giorno; un 6° gruppo ha ricevuto un placebo e il 7° 3 mg del farmaco contro il diabete liraglutide. Tutti i partecipanti hanno seguito una dieta e una consulenza per l’attività fisica. Dopo un anno, tutti i pazienti trattati con semaglutide avevano perso significativamente più peso rispetto a quelli trattati con placebo: maggiore è stata la dose ricevuta dai partecipanti, maggiore è risultata la perdita media di peso.
I partecipanti che hanno assunto 0,05 mg di semaglutide al giorno hanno perso una media del 6% del peso corporeo; il gruppo in cura con 0,1 mg ha perso una media dell’8,6%; il gruppo da 0,3 mg ha perso l’11,2%; quelli che hanno ricevuto una dose giornaliera di 0,4 mg hanno perso una media del 13,8% del loro peso. I partecipanti che hanno ricevuto liraglutide hanno perso in media il 7,8% del loro peso corporeo, mentre quelli del gruppo placebo hanno perso in media il 2,3%. In generale, il 65% dei pazienti che hanno ricevuto 0,4 mg di semaglutide al giorno hanno perso almeno il 10% del loro peso corporeo, rispetto al 10% di quelli nel gruppo placebo e al 34% del gruppo liraglutide.
