Settimana del Cervello: dall’11 al 17 marzo la 4ª edizione della “Brain Awareness Week”

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Dall’11 al 17 marzo si aprono le porte della quarta edizione della “Brain Awareness Week”, la Settimana del Cervello, che nella versione italiana è coordinata dalle psicologhe Donatella Ruggeri ed Elisabetta Grippa. L’obiettivo di questi sette giorni è quello di diffondere le nuove scoperte neuro-scientifiche a tutti i cittadini, per rendere pubblici i progressi e i benefici della ricerca sul cervello condotta fino a oggi. I temi saranno divulgati grazie al lavoro degli esperti del settore: psicologi, psicoterapeuti, neuropsicologi, biologi, neuroscienziati e medici. Sono 834 i momenti di incontro previsti in tutte le Regioni d’Italia, coinvolgendo 800 città e più di 1.000 professionisti. Anche quest’anno, l’evento sarà patrocinato dall’ENPAP, l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi. «La ricerca scientifica in campo neuropsicologico continua a fornire conoscenze sempre più approfondite, – premette Felice Torricelli, Presidente ENPAP – È così che crescono le competenze dei nostri professionisti e la loro capacità di aiutare le persone in maniera sempre più impattante: oggi siamo sempre più in grado sia di individuare i segnali più precoci di allarme che di orientare la riabilitazione in maniera molto efficace, ma soprattutto, come Psicologi, possiamo intervenire per incentivare il benessere delle persone e la qualità della loro vita quotidiana»E, aggiunge Federico Zanon, Vicepresidente ENPAP, «La ricerca scientifica sulla psicologia delle differenze di genere sta aiutando a fare luce sulle reali caratteristiche che differenziano uomini e donne. Differenze che sono molto lontane dagli stereotipi popolari, su cui si fondano le gravi discriminazioni di cui la nostra società purtroppo è ancora intrisa.Queste discriminazioni, purtroppo, hanno effetti tangibili e molto concreti: dal gender pay gap alle difficoltà che le donne incontrano nel mondo del lavoro. Contiamo che la psicologia e i suoi risultati scientifici possono giocare un ruolo determinante nei prossimi anni per un’evoluzione sul piano dell’eguaglianza e dei diritti civili, e contro ogni forma di discriminazione basata sul genere e sull’orientamento sessuale».

Istituita nel 1996 dalla Dana Alliance for Brain Initiatives, ogni anno a marzo, la campagna italiana (La Settimana del Cervello”, www.settimanadelcervello.it) è organizzata e coordinata daHafricah.NET, portale di divulgazione neuroscientifica partner della Dana Foundation e creato da Donatella Ruggeri, psicologa e coordinatrice dell’evento. Dal 2007, Hafricah.NET funge da anello di congiunzione tra il mondo accademico e il pubblico interessato all’argomento. Di anno in anno, sono cresciuti i consensi e le iniziative offerte ai cultori della materia e ai cittadini. Rispetto all’edizione precedente, quella del 2019 interessa tutte le Regioni (erano 19 nel 2018), gli eventi e i momenti di incontro sono 234 in più, e i professionisti impegnati sono passati da 600 a 1.139. «Divulgare, diffondere, oggi, vuole anche dire utilizzare i social network, – sottolinea Donatella Ruggeri, psicologa e coordinatrice de La Settimana del Cervello italiana che si è occupata in particolare dell’aspetto della divulgazione social – Quest’anno, attraverso la rete abbiamo lanciato due campagne: #chegeneredicervello e #ricerchepazze.La prima ci ha permesso di fare luce sulle differenze di genere, andando a mostrare, grazie alla ricerca scientifica, quali sono le peculiarità del cervello maschile e femminile. La seconda, invece, ha indagato le ricerche neuroscientifiche più “strane”. Tra cui, peresempio cosa accade nel cervello di alcuni professionisti, come quello dei comici».

In questa edizione de La Settimana del Cervello, è stato introdotto anche il “Progetto Scuola”, che ha vinto un prestigioso premio di riconoscimento da partedella Federation of European Neuroscience Societies (FENS), volto a diffondere ai bambini e ai ragazzi le nuove conoscenze scientifiche con un linguaggio adatto a loro e inserendole in un apposito eBook di teorie e attività da svolgere in classe. «Un particolare ringraziamento per quest’opera di diffusione lo dobbiamo a Giorgia Marziani e Nicoletta Agostinelli, psicologhe, che hanno coordinatocon l’Associazione Calliope il progetto in tutta Italia. Oltre a offrire momenti dedicati alla conoscenza, nelle scuole potranno essere effettuati anche screening sulle abilità dell’apprendimento, per l’identificazione precoce dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento – aggiunge Elisabetta Grippa, psicologa, psicoterapeuta e coordinatrice de La Settimana del Cervello in Italia – La figura dello psicologo è vicina ai bisogni delle persone, diffonde conoscenza. Cominciare a compiere quest’opera già a partire dalla giovane età, aiuta ad avere maggiore consapevolezza nelle scelte quotidiane, a riconoscere le notizie vere da quelle false, mettendole in discussione. Perché la conoscenza rende liberi, più riflessivi e più inclini al pensiero critico».

Aumentano anche le possibilità di effettuare screening cognitivi per gli adulti, promossi con un protocollo uguale in tutta Italia,e coordinati dalla Scuola di Specializzazione in Neuropsicologia del Dipartimento di Psicologia dell’Università Sapienza, che ha di nuovo dato all’evento il suo prestigioso patrocinio istituzionale.

Sono tanti i workshop esperienziali e gli incontri che spiegheranno le potenzialità e le modalità di operato del cervello, ma quest’anno c’è anche un’altra novità. È stato introdotto nel programma il “paradigma dell’Hyperscanning”, vale a dire cosa accade nel nostro cervello e in quello dell’interlocutore quando iniziamo a interagire durante una conversazione e in che modo ci si sintonizza.Tema che trova applicazione utile in diversi settori, sociale, aziendale, clinico e riabilitativo, e a cui risponderà la professoressa Michela Balconi, PhD, coordinatrice del progetto dell’Unità di Ricerca in Neuroscienze Sociali e delle Emozioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. «Gli appassionati del cervello avranno modo di conoscere e scoprire i più recenti avanzamenti tecnologici e metodologici nell’ambito delle neuroscienze applicateche hanno avviato nuovi percorsi di approfondimento verso ciò che potremmo definire “neuroscienze a due persone – spiega Michela Balconi – Al fine di esplorare le funzionalità e le applicazioni di questo nuovo paradigma delle neuroscienze saranno organizzati due incontri, il 16 marzo, nelle sedi dell’Università Cattolica di Milano e di Brescia, oltre a un Workshop in cui esperti del tema mostreranno le multiple applicazioni di questa nuova tecnica in differenti contesti applicativi».

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