Lo scienziato siciliano Antonino Zichichi, intervistato a Rai Radio 1, si è rivelato essere ipercritico nei confronti della recente scoperta grazie alla quale gli scienziati sono riusciti ad immortalare, per la prima volta, un buco nero avvalorando per l’ennesima volta, sempre di più, le teorie che Albert Einstein aveva messo a punto oltre un secolo fa.
“Che cos’è questo buco nero?” hanno chiesto i giornalisti a Zichichi. Lo scienziato ha dunque preso a spiegare che “Il mondo così come noi lo vediamo oggi non nasce con il Big Bang, e quando 100 anni fa Eintein si occupò del problema non si era scoperto ancora che il Big Bang non produce luce e tutto ciò che abbiamo ora: l’aria che respiriamo, il nostro corpo, gli spaghetti, sono tutti fatti con protoni, neutroni ed elettroni. Non esistevano queste cose prima che venisse fuori l’universo come quello a noi noto oggi, che era un universo senza luce, senza niente, solamente con massa e forze gravitazionali. La grande novità di questi tempi sta nel fatto che l’universo iniziale dopo il Big Bang aveva solo le forze gravitazionali, ma le altre forze non c’erano“.
In merito alla foto del buco nero, che ha fatto il giro del mondo e che ha estasiato scienziati ed esperti di astronomia di tutto il mondo, Zichichi è molto chiaro: “Il buco nero è ovvio che doveva essere così, perché è un oggetto talmente potente nella sua forza gravitazionale che nemmeno la luce può uscire. Non è affatto una scoperta. Non dobbiamo dimenticare che quella cosa chiamata progresso nasce nelle cose che sappiamo fare nei nostri laboratori. Dei buchi neri non sappiamo cosa farcene: è più importante quello che facciamo noi nei laboratori“.