“E’ in gioco in nostro futuro”, “si dichiari l’emergenza ambientale e climatica”

"Si dichiari l'emergenza ambientale e climatica", "il nostro futuro è in gioco, nei conti pubblici, nella credibilità del Paese ma prima ancora per la sopravvivenza del genere umano"
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Se non si muovono i governi, si muovano i cittadini. Oggi è venerdì. Rilanciamo la mobilitazione. E costringiamo il governo a rispondere. Perché il nostro futuro è in gioco, nei conti pubblici, nella credibilità del paese ma prima ancora per la sopravvivenza del genere umano“. Lo dichiarano, in una nota congiunta, la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, il fondatore di Possibile, Giuseppe Civati, e Annalisa Corrado candidati nelle liste di Europa Verde, annunciando una raccolta firme.

Perché questa Aula – si legge nel testo della petizione dichiari un’emergenza ambientale e climatica in seguito alle scoperte dell’IPCC, secondo le quali, per evitare un aumento del riscaldamento globale di più di 1,5°C entro il 2030, le emissioni globali dovrebbero diminuire del 45% rispetto ai livelli del 2010, raggiungendo le emissioni nette a zero intorno al 2050; riconosca l’impatto devastante che eventi climatici estremi e instabili avranno sulla produzione alimentare, la disponibilità d’acqua e la salute pubblica dell’Italia, oltre ai danni da alluvioni e incendi; prenda atto che l’Italia – uno dei Paesi europei più ricchi di biodiversità – sta al momento fallendo i suoi obiettivi di tutela della biodiversità, al momento seriamente minacciata e che, in alcune sue parti, rischia di essere irrimediabilmente perduta; chieda al governo di darsi obiettivi più ambiziosi e stringenti per raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050, di darsi obiettivi più ambiziosi e stringenti a breve termine per l’introduzione e la diffusione di energie e trasporti rinnovabili e a basse emissioni“.

E chieda – prosegue ancora il testo – al governo di agire prontamente per cogliere le opportunità economiche legate ai cosiddetti “lavori verdi” nel mondo delle rinnovabili, limitando così i rischi per i lavoratori e le comunità che al momento dipendono da settori intensivamente legati elle energie fossili; chieda al governo di presentare alla discussione parlamentare, nei prossimi sei mesi, proposte urgenti per restaurare l’ambiente naturale dell’Italia e dotare il paese di un’economia circolare a rifiuti zero; e chieda infine al governo di approntare un piano per far fronte con urgenza all’emergenza climatica“.

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