Genlin, l’imprenditore di Hong Kong che combatte il consumo di carne riceve a Milano il premio dell’on. Brambilla

L'imprenditore Genlin a Milano per combattere il consumo di carne: "aiutateci a fermare quest'orrore, approvate il DDL Brambilla"
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L’ultimo grande traguardo, in ordine di tempo, è stato superato nel dicembre scorso, quando il presidente Trump ha firmato il Farm Bill, il principale strumento di politica agricola e alimentare degli Stati Uniti, che contiene l’esplicito divieto di consumare e commercializzare carne di cane e di gatto. Alla campagna globale contro questa barbarie l’imprenditore di Hong Kong Genlin dedica da anni, e con successo, buona parte della sua vita, coordinando le attività della World DogAlliance. Per questo ha ricevuto oggi, a Milano, il premio speciale “International Dog Lover Award” dalle mani dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e portavoce per l’Italia della WDA.

Premiato “per il costante ed efficace supporto all’introduzione del divieto esplicito di consumare e commercializzare carme di cane e di gatto in Asia e nel mondo”, Genlin è ottimista anche sulla possibilità che la proibizione, già implicita nel nostro ordinamento, possa essere esplicitata anche da noi. “Quando l’Italia seguirà l’esempio degli Stati Uniti – afferma – avremo un’arma ancora più potente per trasformare questa norma in standard internazionale e convincere i Paesi asiatici dove l’uso di mangiare carne di cane e di gatto è ancora radicato. Aiutateci a fermare questo orrore”. L’obiettivo è davvero “a portata di legislatore”, grazie alla proposta di legge AC1720 dell’on. Brambilla e al disegno di legge gemello presentato dalla senatrice Maria Rizzotti (Fi). “Benché non vi siano sostanzialmente esempi del consumo di carne canina o felina in Italia, se non alcuni casi sospetti e comunque sporadici o riconducibili al comportamento di squilibrati – afferma l’on. Brambilla – appare necessario introdurre il divieto esplicito di consumarle, rafforzato da adeguate sanzioni penali, per dare pieno riconoscimento al ruolo degli animali d’affezione nella nostra società e per contribuire ad affermare il principio a livello internazionale. E’ esattamente la strada intrapresa da altri paesi europei, come l’Austria e la Germania, o di cultura occidentale ”.

Nel mondo sono circa 30 milioni all’anno i cani uccisi per l’alimentazione umana, di cui oltre 10 milioni solo in Cina. Nella Repubblica di Corea, la carne di cane è la quarta per quantità di consumo, dopo quelle di maiale, di manzo e di pollo. In diversi Paesi dell’Asia orientale, molti consumatori credono che mangiare carne di cane abbia un effetto medicinale e porti fortuna, ma nessuno dei presunti benefìci ha basi scientifiche. E’ certo, invece, che la domanda di carne di cane alimenta un traffico indicibilmente crudele, anche perché si ritiene che infliggere sofferenze aumenti i livelli di adrenalina dell’animale, rendendo più tenera la sua carne e intensificando i presunti effetti benefici. Accade spesso che gli animali, in molti casi sottratti alle loro famiglie, siano uccisi con scosse elettriche o a randellate e scuoiati vivi. Sono tristemente noti in tutto il mondo il “festival della carne di cane” di Yulin (Repubblica popolare cinese) che quest’anno si è tenuto dal 21 al 30 giugno e i “bok nal”, i tre “giorni del cane” coreani, appuntamento fisso nel pieno dell’estate, quando è d’uso consumare zuppe “rinfrescanti” che hanno Fido come ingrediente principale, ma in Vietnam questa pietanza è ancora più diffusa.

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