“In Italia il virus non è stato a oggi riscontrato. Noi ci siamo comportati con buon senso, proponendo un esame allo studente, per il suo bene, e un periodo a distanza nell’interesse di tutta la comunità. Continueremo a operare con grande attenzione, in accordo con le autorità sanitarie, ma senza inutili allarmismi“. E’ quanto dichiarato da Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia, che ha spiegato oggi la decisione dell’Ateneo di invitare uno studente cinese, proveniente da una zona vicino a Wuhan a non seguire per due settimane il corso di italiano a cui è iscritto. Lo studente è arrivato lunedì a Pavia e, già all’arrivo all’aeroporto di Malpensa, era stato sottoposto a test risultati negativi.
Il suo tutor, considerato l’area della Cina da cui proviene, lo ha accompagnato al Policlinico San Matteo per un ulteriore controllo: anche in questo caso tutti gli esami sono stati negativi. Nonostante ciò, per ragioni precauzionali, in università hanno preferito consigliargli di restare nella sua abitazione di Milano per due settimane, ovvero il tempo in cui avviene l’incubazione della malattia: in questo periodo di tempi l’Ateneo fornirà allo studente tutto il materiale necessario per studiare.