Rientro incontrollato del razzo cinese Lunga Marcia 5B: è precipitato nell’Atlantico, al largo della costa africana

Spazio, rientro incontrollato sulla Terra per il razzo cinese Lunga Marcia 5B
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AGGIORNAMENTI – Una parte del razzo Lunga Marcia 5B, che rientrava in maniera incontrollata sulla Terra, è probabilmente caduta nell’Oceano Atlantico, al largo della costa occidentale africana, secondo l’esercito americano. Il rientro è avvenuto alle 17:33 (ora italiana) di oggi, lunedì 11 maggio. Lo stadio centrale del razzo Lunga Marcia 5B è l’oggetto più massiccio degli ultimi decenni rientrato nell’atmosfera terrestre in modo incontrollato.

Il rientro incontrollato di Lunga Marcia 5B

Sta rientrando sulla Terra in modo incontrollato un frammento del razzo vettore cinese Lunga Marcia 5B, lanciato lo scorso 5 maggio per portare in orbita la capsula cinese per il trasporto astronauti in un volo di test. Secondo Luciano Anselmo, esperto di detriti spaziali del Cnr, il relitto dovrebbe cadere a breve in una fetta del globo compresa tra Australia, Africa e Stati Uniti, mentre l’Europa e l’Italia sarebbero al sicuro. “E’ molto probabile che i detriti finiscano nell’oceano, mentre la possibilita’ che causi vittime e’ milioni di volte inferiori a quella del coronavirus“.

Il razzo pesa circa 17 tonnellate, è lungo 30 metri e largo 5: è il più grosso oggetto spaziale a tornare nell’atmosfera terrestre, con un rientro incontrollato, dopo il Salyut nel 1991. Il razzo cinese dovrebbe bruciare quasi completamente per attrito con l’atmosfera, ma parti del motore più dense potrebbero arrivare fino al suolo.

La finestra temporale in cui era prevista la caduta del frammento si e’ chiusa alle 17:55 (ora italiana). In assenza di testimoni oculari, bisognera’ attendere il responso dei satelliti per capire esattamente dove e quando sia avvenuto il rientro. Secondo Luciano Anselmo del Cnr, “ci vorrà forse qualche ora per avere una conferma dagli Stati Uniti: le loro forze spaziali sono infatti dotate di una rete di satelliti all’infrarosso che serve a rilevare il lancio di missili e che potrebbe vedere anche la scia infuocata creata dalla caduta dell’oggetto“. C’è ancora molta incertezza sulle sue reali dimensioni, anche perchè c’è poca documentazione riguardante il razzo, progettato per portare in orbita i pesanti moduli della futura stazione spaziale cinese. “Quello caduto potrebbe essere il primo stadio, che si stima abbia una lunghezza di 32 metri, un diametro di oltre 5 metri e un peso superiore alle 17 tonnellate“, precisa l’esperto.

Le forze spaziali Usa, pero’, hanno detto di aver osservato coi radar un oggetto che si estende per 20 metri quadri, un dato incompatibile con il primo stadio: potrebbe dunque trattarsi di un altro pezzo del razzo, magari uno stadio piu’ piccolo progettato per dare una piccola spinta per l’entrata in orbita“. In ogni caso, il suo rientro sulla Terra potrebbe aver dato grande spettacolo, soprattutto se avvenuto in una regione del mondo dove e’ ancora notte. “Lo stadio di un razzo e’ fatto da pochi pezzi ma voluminosi, per cui è non si può escludere che arrivi a terra qualche frammento che va da poche decine di centimetri a oltre un metro: penso soprattutto a serbatoi di titanio o acciaio contenenti gas pressurizzati o pezzi di motore che resistono alle alte temperature“.

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