Clima: Laguna de Aculeo, il lago di 2.000 anni fa scomparso negli ultimi 5 anni dopo una siccità senza precedenti [FOTO]

Meno di 10 anni fa, il lago, situato alla periferia meridionale di Santiago, era una vivace attrazione estiva: ora è solo una terra arida, segnata da prati secchi, erba morta e ossa di animali
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Una destinazione turistica a Paine, in Cile, non più è famosa come prima perché il corpo d’acqua che la rappresentava, la Laguna de Acuelo, è scomparsa. Le foto satellitari che trovate nella gallery scorrevole a corredo dell’articolo sono state rilasciate dalla NASA e mostrano che quello che una volta era un lago tentacolare che faceva parte dell’habitat naturale da 2.000 anni, è ormai prosciugato. E cosa ancor più allarmante, il tutto si è verificato prevalentemente nell’arco degli ultimi 5 anni.

Meno di 10 anni fa, il lago, situato alla periferia meridionale di Santiago, era una vivace attrazione estiva con i turisti che accorrevano per nuotare nelle sue acque, praticare sci d’acqua, andare in campeggio e cenare nei ristoranti sull’acqua che adornavano le sue sponde. Oggi l’area si è trasformata in una fascia di terra arida, segnata da prati secchi, erba morta e ossa di animali che sono morti insieme alla scomparsa del lago. Secondo gli esperti, numerosi fattori hanno contribuito al destino della Laguna de Aculeo e uno tra i più importanti è stato la mancanza di pioggia.

Dal 2010, un’intensa e persistente siccità ha inaridito Santiago e il resto del Cile centrale, riducendo le precipitazioni in media del 25-45% ogni anno. “La siccità non è insolita qui, considerato il nostro clima mediterraneo semiarido. Ma questa siccità lunga un decennio non ha precedenti nel XX secolo ed è molto rara negli ultimi 1.000 anni, secondo gli studi sugli anelli degli alberi che permettono di ricostruire i modelli climatici passati”, ha spiegato Rene Garreaud, scienziato della Terra presso l’Università del Cile, a Santiago. “C’è un equilibrio molto delicato qui tra gli afflussi e i livelli d’acqua nel lago. Il bacino idrico che alimentava il lago è abbastanza piccolo, quindi la prolungata siccità fa certamente pressione sui livelli d’acqua”, ha aggiunto Jim Andrews, meteorologo di AccuWeather, autorevole centro meteorologico statunitense.

Secondo Andrews, per molti anni il lago è stato sfruttato per l’irrigazione delle terre vicine, che altrimenti non sarebbero state produttive e “questo, senza dubbio, ha messo ulteriore pressione sul delicato equilibrio idrologico che sosteneva il lago”, ha specificato Andrews. Garreaud ha stimato che circa la metà delle perdite d’acqua dal 2010 sono il risultato della siccità, mentre il resto dipende dall’irrigazione e dall’aumento del consumo di acqua. Ad accompagnare tutto questo, un grande calo delle precipitazioni nel Cile centrale risalente alla fine degli anni ’70. Secondo Andrews, le precipitazioni annuali dagli anni ’80 si sono dimezzate rispetto ad un tasso  normale di circa 350mm.

Gli esperti attribuiscono circa ¼ dell’intensità e della gravità della siccità al riscaldamento globale, il resto ai cicli naturali della circolazione atmosferica, delle temperature oceaniche e dei modelli di pioggia. “Il clima è simile a quello della California, avendo estati calde e secche e inverni freddi e occasionalmente piovosi. Non molto diverso da San Jose. Il lago è, o era, poco profondo, quindi il volume è basso rispetto all’area, rendendolo più soggetto alla perdita d’acqua per evaporazione. Inoltre, il lago apparentemente si è prosciugato del tutto lo scorso anno”, ha aggiunto Andrews.

Secondo la NASA, il lago aveva una profondità di 6 metri al massimo del suo splendore. Ora, invece, è rimasta a malapena una pozza. Quello che rimane è una crosta di fango asciutto e una spolverata di vegetazione. Le foto “prima e dopo” scattate dall’Operational Land Imager della NASA, a bordo del suo satellite Landsat 8, illustrano perfettamente il drammatico cambiamento che si è verificato in appena 5 anni. Ma gli effetti vanno anche oltre queste tristi immagini satellitari.

Residenti e imprenditori dichiarano che senza il lago ad attirare i turisti, i profitti si sono prosciugati insieme alla Laguna. Senza l’acqua, il bestiame si ritrova stremato alla ricerca di cibo e spesso muore di fame e sete. I residenti dell’area, ricordando che la loro regione non è sempre stata soffocata dalla siccità, sperano ancora che le precipitazioni future possano riempire il lago e ricostituire i mezzi di sussistenza ad esso associati. Camila Nunez, 20 anni, ha dichiarato di aver sentito storie di un tempo in cui pioveva frequentemente e intensamente, ma ha affermato di aver visto raramente la pioggia in prima persona al giorno d’oggi: “I miei nonni ricordano quando le piogge torrenziali cadevano minimo per una settimana. Oggi siamo fortunati se piove per due giorni”.

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