Previsioni Meteo Febbraio 2017: ecco la normalizzazione dell’inverno italiano dopo le anomalie glaciali di Gennaio

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Previsioni Meteo Febbraio 2017 – L’Italia sta vivendo i Giorni della Merla, con temperature che si mantengono decisamente fredde in tutto il Paese nonostante non sia in atto alcuna irruzione dai quadranti settentrionali. Dopotutto anche questo rientra nella tradizione: siamo negli ultimi giorni di Gennaio, nel periodo più freddo dell’anno in cui il clima è freddo anche senza necessariamente ondate di gelo. La normalità di questi giorni, infatti, è quella di avere temperature molto basse, anche se quest’anno i giorni più freddi dell’anno li abbiamo avuti a Gennaio, nelle due settimane successive all’Epifania.

Gli ultimi aggiornamenti per i prossimi giorni confermano la “normalizzazione” climatica del tempo sull’Italia con l’arrivo di Febbraio: dopo un Gennaio glaciale (uno dei più freddi degli ultimi due secoli in tutto il Centro/Sud), adesso si torna alla normalità invernale. Nei primi giorni del mese avremo un generale aumento delle temperature in tutt’Italia, con anomalie positive fino a 3-4°C sopra le medie del periodo per qualche giorno. Soprattutto al Sud e sulle isole maggiori, la colonnina di mercurio arriverà a lambire o in alcuni casi addirittura a superare i +20°C dando così un piccolo accenno di primavera. Ma in realtà anche questo rientra nella normalità storica del periodo, e a maggior ragione dopo un Gennaio così freddo rientra nella normalità delle cose.

La “normalizzazione” climatica del tempo invernale sull’Italia si concretizzerà nel prosieguo del mese di Febbraio. Al Nord avremo un clima molto umido con nebbie e piogge in pianura Padana, soprattutto al Nord/Est, e nell’alto Tirreno tra Liguria e Toscana, e una serie di abbondanti nevicate sull’arco Alpino oltre i 900/1.000 metri di quota (la prima tra Giovedì 2, Venerdì 3 e Sabato 4 Febbraio).

Al Sud, invece, si alterneranno periodi di bel tempo e temperature miti per il periodo (così inizierà Febbraio da Mercoledì 1 a Domenica 5), a fasi di maltempo con forti piogge, temporali, venti intensi e freddo senza eccessi (la neve cadrà copiosa sugli Appennini ma soltanto oltre i 1.200/1.400 metri), che arriveranno a partire dalla prossima settimana.

E’ una situazione classica dei periodi in cui il flusso zonale atlantico domina lo scacchiere Euro-Mediterraneo: solitamente si verifica nella seconda metà di Dicembre o nel mese di Marzo, quest’anno evidentemente gli effetti de “La Niña” hanno scombussolato la tendenza stagionale provocando forti scambi meridiani nella prima fase della stagione e un freddo eccessivo prematuro tra fine Dicembre e Gennaio, rimescolando le carte in tavola. In sostanza cambia che il periodo più freddo dell’inverno – anziché verificarsi tra inizio Febbraio e inizio Marzo, si è quest’anno concretizzato tra fine Dicembre e fine Gennaio. Adesso l’inverno continuerà sui binari della normalità: addio alla siccità del Nord, tante piogge in pianura e abbondanti nevicate sulle Alpi. Basta gelo anomalo al Sud, dove si alterneranno giornate di maltempo tipicamente invernali (quindi con neve soltanto in montagna) a pause di sole e clima mite in tipico stile della stagione mediterranea.

Sul lungo termine, chi inizia a blaterare di fantomatiche nuove ondate di gelo a metà mese sta soltanto per l’ennesima volta prendendo in giro i lettori. Non esiste alcun metodo scientifico per realizzare una previsione a così grande distanza. Ovviamente non si può escludere alcun tipo di evoluzione: la stagione invernale è ancora lunga. Al momento possiamo soltanto limitarci a tracciare una tendenza per la prima decade del mese di Febbraio (vedi sopra), all’insegna di un clima tipicamente invernale ma senza ondate di gelo ne’ tanto-meno con eccessi di freddo. Anzi, dopo un Gennaio glaciale si torna alla normalità.

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