Violento nubifragio a Cortina d’Ampezzo: un morto, travolto da frana

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Un violento nubifragio si è abbattuto nella notte a Cortina d’Ampezzo: una persona è morta travolta con la sua auto da una colata di detriti.

Il vicesindaco di Cortina, Luigi Alverà, in diretta con Rainews 24 ha confermato: “La vittima è una donna del posto. Al momento non risultano altre persone coinvolte. Ci sono state altre macchine travolte, ma non avevano persone a bordo“.

Le aree maggiormente colpite sono quelle della zona del Cristallo. Interrotta la strada dolomitica in tre punti: a Rio Gere, al Lago Scin e ad Alverà.

A seguito dell’allarme lanciato per il mancato rientro dell’uomo, squadre dei soccorritori dei vigili del fuoco, soccorso alpino, carabinieri e polizia di stato si sono messi alla sua ricerca. I soccorritori anche con l’aiuto di una ruspetta hanno liberato l’auto, purtroppo il personale medico del suem 118 ha dovuto constatare la morte dell’uomo. La colata detritica ha interrotto la strada delle dolomiti all’intersezione degli impianti di risalita del Faloria e del Cristallo. In località Alverà la colata ha invaso anche alcune abitazioni e danneggiato diverse automobili.

La massa detritica ha invaso alcune strade e garage. Le squadre di soccorso sono al lavoro per riportare la situazione alla normalità.

Si chiama Carla Catturani la donna che nella notte ha perso la vita a Cortina D’Ampezzo, travolta con la sua auto da una frana mentre rincasava dopo aver partecipato a una fiera campestre nell’abitato di Alverà. Il corpo della vittima, un’anestesista in pensione, è stato trovato dagli operatori del soccorso alpino nel torrente Bigontina a 200 metri dalla sua auto sepolta dal fango. L’incidente è avvenuto tra Alverà e Riogere, all’altezza del bivio per il Brite di Larieto. Il soccorso alpino di Cortina è stato allertato attorno all’1.40 dal Suem per intervenire a supporto dei Vigili del fuoco per una frana caduta nella zona di Alverà. La strada era interrotta. I soccorritori sono quindi partiti dalle prime case dell’abitato di Alverà, dove era esondato il torrente Bigontina, e dove i Vigili del fuoco stavano verificando la presenza, poi esclusa, di persone all’interno di una prima vettura trascinata dai sassi. I soccorritori con un’unità cinofila hanno quindi iniziato a risalire il greto sommerso da massi e detriti, finché il cane non ha ritrovato il corpo semissommerso della donna. La salma è stata quindi liberata e con i mezzi si è provveduto subito a togliere il materiale per guardare all’interno della macchina, risultata vuota. Attualmente stanno continuando i controlli lungo tutto il Bigontina, dove sono state trovate altre 4 auto poco sopra la funivia del Faloria. Rimane ostruita in tre punti la strada dolomitica, mentre una decina di case dell’abitato di Alverà sono state parzialmente coinvolte dalla colata di fango. Danneggiate diverse automobili. Continuano le operazioni sul posto di carabinieri, polizia, vigili del fuoco, protezione civile e soccorso alpino.

Il governatore del Veneto Luca Zaia sta arrivando a Cortina per compiere un sopralluogo nell’area interessata.

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