Il cielo nel mese di luglio

MeteoWeb

A cura di Giovanni Simonelli

Giorno 20 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro. Il 1° luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51. Il 15 luglio: il sole sorge alle 5.49; tramonta alle 20.46 Il 31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32

Oltrepassato, il 21 giugno scorso, il Solstizio d’Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi. Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 43 minuti.

Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale)

PIANETI

Mercurio: dopo la congiunzione con il Sole, avvenuta quasi al termine del mese scorso, il pianeta ricompare nei cieli serali. Possiamo quindi tentare di scorgerlo ad occidente, dopo il tramonto del Sole, anche se Mercurio rimane sempre molto basso sull’orizzonte e non sarà facile individuarlo. Il giorno di migliore visibilità è il 24, quando il pianeta tramonta un’ora e 9 minuti dopo il Sole.

Venere: il luminosissimo pianeta continua a dominare le serate estive, anche se l’intervallo di osservabilità si riduce ulteriormente, fino a diventare inferiore alle due ore dopo il tramonto del Sole. Venere nel corso del mese attraversa per intero la costellazione del Leone. Alla fine del mese arriva in prossimità del limite con la costellazione della Vergine. Da notare le sere del 9 e del 10 luglio, quando il pianeta di troverà alla minima distanza da Regolo, la stella alfa del Leone.

Marte:il tempo a disposizione per osservare il pianeta rosso si riduce ulteriormente. Ormai da molte settimane è possibile percepire giorno dopo giorno l’avvicinamento tra i tre pianeti protagonisti del cielo verso occidente: Marte è sempre più “stretto” tra Venere e Saturno: il corteo di pianeti è il preludio all’incontro ravvicinato tra i tre corpi celesti, che avrà luogo ad agosto. Nel corso del mese Marte completa l’attraversamento della costellazione del Leone e il giorno 19 fa il suo ingresso nella costellazione della Vergine.

Giove:il pianeta gigante anticipa sempre più l’istante del suo sorgere, fino a diventare osservabile praticamente per tutta la seconda parte della notte. Nella seconda parte del mese, già intorno alla mezzanotte, possiamo scorgerlo sull’orizzonte orientale. Il pianeta si eleva sempre più, fino a culminare a Sud nel chiarore della luce dell’alba. Nel corso del mese Giove percorre un tratto della costellazione dei Pesci, inizialmente con moto diretto, poi, dal giorno 24, con moto retrogrado.

Saturno: lo possiamo ancora individuare ad Ovest – Sud – Ovest dopo il tramonto del Sole. Saturno infatti, come nei mesi precedenti chiude infatti il terzetto di pianeti, comprendente Venere e Marte. La distanza angolare da quest’ultimo si riduce sempre più, fino alla congiunzione tra i due pianeti che avviene proprio all’inizio di agosto: dato però che i due pianeti tramontano poco dopo il Sole, potremo osservarli la sera del 31, mentre scompaiono insieme sull’orizzonte occidentale. Saturno si trova ancora nella costellazione della Vergine.

Urano: il pianeta è osservabile nella seconda parte della notte. Anche in questo mese le condizioni di osservabilità sono assolutamente identiche a quelle di Giove: la distanza angolare tra i due pianeti (dopo la congiunzione del 6 giugno) varia in modo quasi impercettibile. Urano si trova nella costellazione dei Pesci, dove rimane tutto l’anno, non lontano dal limite con l’Acquario. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all’occhio nudo, pertanto per l’osservazione è necessario l’uso del telescopio

Nettuno: il pianeta è osservabile per gran parte della notte, un po’ più alto sull’orizzonte rispetto a Urano e Giove. Come sempre, data la sua bassa luminosità, lo si può individuare solo con l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione dell’Acquario, nei pressi del limite con il Capricorno.

Plutone: Dopo l’opposizione al Sole dello scorso 25 giugno, Plutone è ancora osservabile per quasi tutta la notte. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità lo si può osservare solo con un telescopio di adeguata potenza.

COMETE

Luglio ci propone tre oggetti sotto la fatidica soglia della decima magnitudine: sarà avventuroso provare a seguire il passaggio al perielio della cometa C/2009 R1 Mc Naught, la più luminosa della compagnia, immersa tra le tenui luci del crepuscolo. Per il resto potremo verificare l’affievolirsi della C/2009 K5 Mc Naught e il raggiungimento del massimo splendore della periodica 10/P Tempel, un oggetto che probabilmente ci terrà compagnia per qualche tempo.

C/2009 R1 Mc Naught Visibile in condizioni molto difficili, nei primi giorni di luglio, alla sera. La sua altezza sull’orizzonte risulterà limitatissima e in ogni caso potremo sperare di percepirla in un cielo non totalmente scuro, dato che tramonterà prima del buio assoluto. Dopo la prima decade di luglio sarà praticamente impossibile localizzarla, a meno di inattese incredibili performance. Fino all’inizio di giugno la R1 ha avuto una buona progressione luminosa che l’ha portata a brillare intorno alla quinta magnitudine. In seguito però la crescita si è arrestata, tanto che intorno al venti la luminosità era la medesima. Imprevedibilità delle comete a parte, difficilmente arriverà alla seconda magnitudine ai primi di luglio (momento del passaggio al perielio) come qualche stima aveva predetto. In ogni caso chi l’ha osservata in giugno alzandosi in piena notte, è stato sicuramente ripagato dalla visione di questo astro, mostratosi molto compatto, con visibili sotto cieli bui sia la coda di gas che quella di polveri. Per un bilancio definitivo ci sentiamo il prossimo mese, ma vi segnalo ancora l’incontro ravvicinato con le due stelle principali dei Gemelli, che possono anche fare da buon punto di riferimento per localizzarla: il quattro luglio la R1 sfiorerà Castore mentre il sette si avvicinerà a Polluce.

10/P Tempel Durante il mese la Tempel si posizionerà appena al di sotto dell’equatore celeste, non lontana dai giganti gassosi Giove e Urano, percorrendo in cielo meno di venti gradi. Comincerà luglio nell’Acquario, per trascorrervi però solamente quattro giorni, varcando successivamente i confini della Balena. Purtroppo sarà scomoda da osservare in quanto a orario, dovendo aspettare le ore che precedono la fine della notte astronomica per poterla trovare discretamente alta in cielo. Passerà al perielio il quattro luglio e proprio intorno a quella data dovrebbe raggiungere il suo “presunto” massimo splendore che la porterà a brillare di una interessante, anche se non esaltante, ottava magnitudine. Per gran parte di giugno questa cometa si è mostrata meno luminosa del previsto. Nell’ultima decade sembra abbia finalmente deciso di cominciare a fare sul serio scendendo sotto la nona magnitudine. Come abbiamo già avuto occasione di dire il mese scorso, la Tempel sarà comunque presumibilmente osservabile in maniera decente anche in agosto, visto che manterrà una discreta luminosità essendo in avvicinamento al nostro pianeta. Nei giorni 19 e 20 sarà rispettivamente 35 e 40 primi a nord della galassia NGC 157 di mag. 10,5.

C/2009 K5 Mc Naught Per tutto il mese oggetto circumpolare che vagabonderà tra le anonime stelle della Giraffa prima e della Lince poi. Il meglio di sè questa cometa l’ha già dato ma, brillando ancora sotto la decima magnitudine, la segnaliamo. A dire il vero le previsioni la indicherebbero ben al di sopra di questo valore, ma si sa, un conto è la teoria e un conto la realtà e verso il venti giugno è stata stimata di magnitudine 8,5. Sarà comunque in calo, tanto che consigliamo la sua osservazione a inizio di luglio.

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