Uragano Irene, polemiche negli Usa contro il Fema, la protezione civile americana

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Gli Stati Uniti non hanno bisogno di un’organizzazione federale che coordini da Washington gli interventi d’emergenza. Basta e avanza il lavoro dei singoli stati”. E’ il duro attacco di Ron Paul, un candidato repubblicano alla Casa Bianca, contro il Fema, la protezione civile americana. Cosi’, mentre l’uragano Irene non ha ancora toccato la citta’ di New York, scoppia gia’ la prima polemica politica sui soccorsi. Noto per le sue posizioni anti-stataliste e libertarie, Paul boccia la Federal Emergency Management Agency, additandola a simbolo di spreco del denaro pubblico. Poche ore fa, Barack Obama s’era recato proprio al quartier generale della Fema, dove aveva sottolineato il grande lavoro che questi funzionari stavano facendo per limitare al minimo i danni provocati da Irene. In particolare, il presidente aveva lodato la capacita’ della Protezione civile di lavorare fianco a fianco con i governatori degli stati colpiti dal disastro. Paul, invece, fedele alla sua fede anti-Washington, la pensa diversamente, definendo questo ente ”costoso e inutile”, e chiedendo che non si occupi di uragani come Irene. ”La Fema non sta facendo nulla di magico. Da anni contribuisce in modo decisivo al deficit pubblico visto che con i suoi programmi per le emergenze spreca una mole impressionante di denaro pubblico, delle tasse degli americani. E poi – conclude Pauli soccorsi andrebbero coordinati in modo volontario tra gli Stati. Ogni singolo Stato deve essere libero di decidere come muoversi, non abbiamo bisogno che qualcuno di Washington decida al suo posto”.

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