
Quando la temperatura dell’aria si avvicina ai fatidici 0°C, le precipitazioni non hanno più carattere piovoso ma nevoso. I fiocchi di neve sono da sempre la precipitazione più attesa dagli appassionati di meteorologia; o meglio, dai cosiddetti “nivofili”, coloro i quali non sostituirebbero con alcun altro fenomeno meteorologico una nevicata a larghe falde, che attendono ansiosamente. Effettivamente un paesaggio ammantato da uno spesso strato di neve fresca è certamente uno dei più suggestivi fenomeni che la natura possa offrire. Ma come si formano i fiocchi di neve? In maniera molto semplificata potremmo dire che un fiocco di neve comincia a formarsi quando una goccia d’acqua estremamente fredda congela su un polline o su particelle di polvere nel cielo. Questo crea un cristallo di ghiaccio. Come il cristallo di ghiaccio cade verso il basso, il vapore acqueo si congela sul cristallo principale, costruendo nuovi cristalli: sono le sei braccia del fiocco di neve. Analizzando il punto di domanda in modo più professionale diremmo che questi cristalli di ghiaccio che formano i fiocchi di neve sono simmetrici (o a fantasia), perché riflettono l’ordine interno delle molecole d’acqua del crsistallo come si dispongono in spazi predeterminati (conosciuta come la “cristallizzazione”) per formare un fiocco di neve esagonale. In definitiva, è la temperatura alla quale si forma un cristallo – e in misura minore l’umidità dell’aria – che determina la forma di base del cristallo di ghiaccio. Così, vediamo cristalli lunghi aghiformi a -5°C e cristalli molto piatti a valori di -15°C. La forma intricata di un solo braccio del fiocco di neve è determinata dalle condizioni atmosferiche vissuta dall’intero cristallo di ghiaccio nel percorso mentre precipita. Un cristallo potrebbe iniziare a formarsi in un determinato modo, per poi crescere in un altro a differenza di minuti o addirittura di secondi, grazie alle lievi variazioni di temperatura e umidità nell’area circostante. Ma perché in natura non esistono fiocchi di neve uguali? Questo accade perché tutti i fiocchi di neve individuali seguono percorsi leggermente diversi dal cielo alla Terra, e quindi incontrano condizioni atmosferiche sempre leggermente differenti lungo il loro percorso.