Le previsioni stagionali di Datameteo confermano che sarà l’inverno del centro/sud!

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Lunedì 26 dicembre abbiamo parlato del fatto che l’inverno 2011/2012 potrebbe essere l’inverno del sud alla luce di numerosi fattori scientifici e stastistici che ci fanno ancora oggi pensare che in questa stagione il freddo e soprattutto la neve preferiranno le Regioni Appenniniche e meridionali rispetto a quelle dell’Italia settentrionale.
Adesso che sta per iniziare il mese di gennaio, quello dell’attesa svolta barica stagionale anche alla luce dello stratwarming in arrivo, arrivano ulteriori conferme rispetto a un’ipotesi che sosteniamo da tempo e che è già confortata da quanto accaduto a dicembre, un mese caratterizzato dall’alta zonalità Atlantica ma con tante ondate di freddo e maltempo (con neve fin a bassa quota) nelle Regioni meridionali.
Stamattina il prestigioso centro di calcolo DataMeteo, tra i migliori in circolazione nel panorama nazionale, ha pubblicato un aggiornamento delle previsioni stagionale per il primo bimestre del 2012, con un’analisi che è eloquente che riportiamo in modo integrale:

SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:

Siiamo in condizioni tipiche di NINA per il secondo anno consecutivo , specialmente nella maturita’  stagione invernale ormai prossima , con valori deboli o moderati,non in grado dunque  da definirla strong .L’altro elemento portante di questa stagione analizzato nei precedenti bollettini di tendenza,e’ il cooling stratosferico propagatosi sino in troposfera(ove avvengono i fenomeni meteo-climatici).Ebbene il conseguente rinforzo del VP su tutta la colonna ha superata,la sua fase di massima e gradualmente il condizionamento positivo dell’AO e la forza del VP andranno scemando,permettendo alle masse d’aria artiche e poi continentali di guadagnare sempre piu’ le basse latitudini.Il tutto seppure in modo graduale in linea con le ultime analisi è gia mostrato nel periodo festivo,tra hp ed alcune bordate adriatiche e balcaniche,ma il vero inverno riguardera’ i due mesi successivi.Da sottolineare prima di tutto lo smantellamento delle ssta positive a ridosso del continente europeo con una situazione fino ad ora bloccata,ed in piu’ man mano le tensioni zonali andranno rallentando complici anche i ripetuti Upper Warming stratosferici e indebolire e decentrare,la struttura vorticosa polare. Ad ora non possiamo escludere un Major Warming,ma cio andra’ valutato all’inizio del nuovo anno,ma prende piede una doppia soluzione.La prima nel caso in cui non si verifichi,avremo la fine del pre-condizionamento con HP ben presente sull’ovest del continente e super bordate artiche e continentali sempre dirette tra adriatiche,sud e balcani,viceversa qualora la stratosfera mandasse in pezzi il VP,potremmo rivivere una seconda fase invernale simile a quella del 2005 come persistenza,ma con termiche piu’ crude.

Il modello matematico CFS che stiamo sviluppando,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto,quella tendenza verso un periodo sempre piu’ freddo,con arrivo della stagione invernale dopo gli antipasti delle festivita’,nel corso del mese di gennaio e febbraio con termiche da crudo inverno.

PREVISIONI PER L’ITALIA

ITALIA SETTENTRIONALE:

Il mese di gennaio dopo la rasoiata fredda di fine anno con neve sui versanti esteri,ed un brusco calo termico,proporra’una possibile incursione artico-marittima intorno alla befana tra 6-8 ,con neve sino al piano su alcune aree del nord,e termiche in netto calo.Probabilmente a seguire avremo una brevissima pausa stabile,seguita da una nuova massiccia avvenzione gelida,di stampo continentale,con bora forte specie sulle Venezie e fioccate in pianura sulla Romagna costiera ,cio nella fase tra 9-15 gennaio.A seguire qualche giorno stabile seguito a partire dal 19-20 da qualche saccautura oceanica,inizialmente mite,poi con contributo marittimo e neve abbondante sulle alpi.Il finale mensile si farebbe gelido,con venti nord-orientali,nevicate sulle coste Romagnole e forti gelate altrove(sino a -9 in pianura).

ITALIA CENTRALE:

Il mese di gennaio dopo la rasoiata fredda di fine anno con neve sui rilievi centrali dai 500-600 m,ed un brusco calo termico,proporra’una possibile incursione artico-marittima intorno alla befana tra 6-8 ,con neve sino in collina su aree nord-appenniniche e tirreniche,con termiche in netto calo dopo il libeccio della prima fase.Probabilmente a seguire avremo una brevissima pausa stabile,seguita da una nuova massiccia avvenzione gelida,di stampo continentale,con bora forte lungo le adriatiche,con neve in pianura  e sulle coste del medio-adriatico,con locali sorprese anche altrove ,cio nella fase tra 9-15 gennaio.Successivamente potremmo riscontrare  qualche giorno stabile, seguito a partire dal 19-20 da qualche saccautura oceanica,inizialmente mite,poi con contributo marittimo e neve abbondante su nord appennino.Il finale mensile si farebbe gelido,con venti nord-orientali,nevicate sulle coste adriatiche e forti gelate ovunque,con valori sottozero anche di giorno.

ITALIA MERIDIONALE:

Il mese di gennaio dopo la rasoiata fredda di fine anno con neve sui rilievi peninsulari dai 600-in su,ed un brusco calo termico,proporra’una possibile incursione artico-marittima intorno alla befana tra 6-8 ,con forte maltempo sui versanti tirrenici e libeccio.Probabilmente a seguire avremo una brevissima pausa stabile,seguita da una nuova massiccia avvenzione gelida,di stampo continentale,con bora forte lungo le adriatiche,con neve forse  in pianura  e sulle coste del basso-adriatico,con locali sorprese anche altrove a quote collinari o piu’ in basso ,cio nella fase tra 9-15 gennaio.Successivamente potremmo riscontrare  qualche giorno stabile, seguito a partire dal 19-20 da qualche saccautura oceanica,inizialmente mite,poi con contributo marittimo in un contesto ventoso.Il finale mensile si farebbe gelido,con venti nord-orientali,nevicate sulle coste adriatiche e forti gelate ovunque,con valori sottozero anche di giorno.

TENDENZA SUCCESSIVA:

Ricadute gelide specie sul lato adriatico in altalena a spanciate altopressorie saranno,elementi dominanti dello scacchiere mediterraneo anche nel mese successivo,ma anche marzo potrebbe in alcune fasi mostrarsi capriccioso e soprattutto,votato a gelo tardivo,con possibili disagi per le coltivazioni in procinto di avviarsi per la stagione di risveglio incipiente.

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