Freddo e neve in arrivo al centro/sud: le Regioni più colpite saranno Molise, Puglia e Basilicata

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In "rosso" le Regioni che partono in "pole position" in vista dell'ormai imminente irruzione fredda proveniente da nord/est: Molise, Puglia e Basilicata. Segue la Calabria, mentre Marche, Abruzzo, Campania e Sicilia saranno interessate in modo meno diretto dall'instabilità. Al centro/nord, invece, sole pieno e venti di favonio in pianura Padana, con nuove nevicate fin a bassissima quota nei versanti esteri delle Alpi

Abbiamo già parlato dell’imminente arrivo di freddo e neve nelle Regioni dell’Italia centro/meridionale; è giunto adesso il momento di entrare meglio nel dettaglio previsionale e individuare quelle che saranno le aree maggiormente colpite dalle rigide temperature e dal maltempo.
Rispetto ai precedenti peggioramenti di questa stagione, che hanno sempre “preferito” il centro/sud rispetto a un territorio dell’Italia centro/settentrionale in cui è sempre più grave l’emergenza-siccità a causa di un lunghissimo periodo con netti deficit idrici, stavolta le Regioni più colpite dai fenomeni precipitativi saranno il Molise, la Puglia e la Basilicata. Nei precedenti peggioramenti, tra la seconda metà di dicembre e la prima metà di gennaio, aveva nevicato di più in Abruzzo, solo in alcune zone del Molise, nelle zone interne della Campania e poi all’estremo sud, in Calabria e soprattutto nella Sicilia settentrionale. Stavolta, invece, queste Regioni – pur essendo interessate dal maltempo – non dovrebbero vedere le precipitazioni di Molise, Puglia e Basilicata.
Bisogna sottolineare, comunque, in premessa, che queste previsioni così dettagliate non vanno prese alla lettera perchè richiedono un grande sforzo previsionale e risultano estremamente rischiose alla luce della delicata affidabilità; pur mancando poche ore all’evento, infatti, un eventuale spostamento del centro di bassa pressione pochi chilometri più a est, ovest, nord o sud potrebbe compromettere tale previsioni ribaltando la situazione a sfavore delle aree che adesso sembrano più colpite, rispetto ad altre. Dopotutto alla luce degli attuali scenari illustrati dai centri di calcolo, senza ombra di dubbio tra domani sera e mercoledì il maltempo si accanirà in modo concentrato proprio su Molise, Puglia e Basilicata dove nella giornata di mercoledì dovremmo avere abbondanti precipitazioni nevose localmente temporalesche, a partire dai 100/200 metri di quota in Molise (dove non sono da escludere dei rovesci di neve fin su coste e pianure), dai 200/300 metri in Basilicata e Puglia centro/settentrionale (ma anche sul Gargano potrebbe nevicare sin dalle coste e dalle pianure!), e dai 300/400 metri in sù nella Puglia centro/meridionale. Anche altre Regioni saranno interessate dal maltempo, come le Marche meridionali, l’Abruzzo (tra Ascolano, Pescarese, Teramano e Chietino potrebbero verificarsi rovesci di neve o simil-neve fin sulle coste), le zone interne e meridionali della Campania, un pò tutta la Calabria e la Sicilia settentrionale e orientale (ma in Aspromonte e Sicilia difficilmente la quota neve scenderà sotto i 500/600 metri mentre sulla Sila potrebbe nevicare dai 300/400 metri in sù), ma i fenomeni in tutte queste aree dovrebbero essere meno intensi o significativi, e comunque non in concomitanza con la fase più fredda dell’irruzione quando oltre alle tre Regioni che consideriamo in “pole position”, solo la Calabria dovrebbe avere dei fenomeni d’instabilità sparsi però a macchia di leopardo, quindi di difficilissima localizzazione.
Le nevicate più abbondanti ce le aspettiamo tra il Molise, il Gargano e l’Appennino Dauno, dove anche nella bassa collina potrebbero esserci accumuli abbondanti. Ma stavolta nevicherà bene anche sulle Murge e in Basilicata, fin sul Pollino. I venti saranno settentrionali nel basso Adriatico, nord/occidentali sul basso Tirreno e nello Jonio e dalle correnti dipenderà proprio l’entità delle precipitazioni nelle varie aree geografiche.
Rispetto a quanto già scritto, solo il nowcasting, da domani, potrà aiutarci a individuare meglio l’evoluzione di quest’irruzione ormai imminente: sin dalla mattinata, andando a “leggere” l’arrivo frontale del freddo nell’Adriatico settentrionale con il suo ingresso nel territorio Italiano dalla porta della bora, potremo capire gli effetti sul territorio di questo nuovo peggioramento.
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