Incidente Costa Concordia: la nave si muove, paura per un possibile disastro ambientale

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Il relitto della nave Concordia sta subendo uno “scivolamento costante di 7 millimetri all’ora, movimento che potrebbe arrivare a 15 millimetri a prua”. Lo ha detto il professor Nicola Costagli, docente a Scienze della terra all’universita’ di Firenze che, per conto della protezione civile, sta monitorando costantemente i movimenti della nave. I movimenti della nave Concordia, aggiunge, “potrebbero cambiare a seconda delle condizioni del moto ondoso e dei venti” e si teme il disastro ambientale. Per questo, l’attenzione e’ tutta puntata sulle condizioni meteo: si prevede che peggioreranno nel pomeriggio dove sono previste forti mareggiate. E’ arrivata all’isola del Giglio da Augusta la nave Orione che fara’ parte del pool antinquinamento che entrera’ in funzione quando inizieranno le operazioni di recupero del carburante della nave. Il computer Rov, nel frattempo, sta effettuando la verifica dei punti di appoggio della nave Concordia, registra immagini e dati e inoltre fa anche ricerca di corpi in acqua. Al Giglio e’ giunta oggi la mamma di Daiana, la bambina di 5 anni dispersa insieme con il papa’ nel naufragio. Il legale del comandante Francesco Schettino, intanto, ha annunciato che chiedera’ la scarcerazione del proprio assistito, presentando ricorso al tribunale del riesame. Schettino e’ ora agli arresti domiciliari a Meta di Sorrento, come stabilito dal gip di Grosseto: anche la Procura aveva preannunciato ricorso contro l’ordinanza del gip per chiedere il ritorno in carcere del comandante. Sulla tragedia del Giglio interviene anche l’Ue: una revisione delle norme comunitarie sulla sicurezza dei passeggeri delle navi, attualmente in corso, “dovra’ tenere pienamente conto della lezione legata alla tragedia della Costa Concordia”, ha chiesto il vicepresidente della Commissione Ue, Siim Kallas, responsabile dei trasporti, che illustrera’ la posizione di Bruxelles al Parlamento europeo martedi’ prossimo. Anche il presidente e ad di Costa Crociere, Pier Luigi Foschi, dall’Isola del Giglio e’ tornato a parlare del naufragio della Costa Concordia: “I comandanti – ha detto – hanno troppi poteri; l’allarme e’ stato dato con ritardo gravissimo”.

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