La supergigante rossa Betelgeuse sarebbe sul punto di esplodere. Quando?

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La costellazione di Orione. in alto, a sinistra, Betelgeuse

La supergigante rossa Betelgeuse sarebbe sul punto di esplodere, parola di esperti. E’questa la notizia che potrebbe fare la storia contemporanea dell’astronomia e che circola da qualche tempo. Un simile evento produrrebbe una luce molto intensa, che ci permetterebbe di avere due soli nel cielo. Betelgeuse è una delle stelle più luminose del nostro firmamento, situata nella costellazione di Orione. E’facilmente visibile con una colorazione rossastra nella parte superiore, a sinistra della costellazione, sopra “i tre re”. Recenti studi ipotizzano che la stella sarebbe alle sue fasi finali di vita, e come ben sappiamo, questo si tradurrebbe in una violentissima esplosione che prende il nome di supernova. Le stelle nel loro ciclo di vita bruciano continuamente idrogeno per trasformarlo in elio, attraverso delle reazioni termonucleari. Quando il combustibile dopo miliardi di anni viene a mancare, si verifica questo cataclisma che equivale alla morte dell’astro. Secondo gli esperti potrebbe avvenire in qualsiasi momento, anche se un periodo molto piccolo potrebbe significare svariati anni. Se davvero dovesse verificarsi questo fenomeno, vedremmo due soli nel cielo per qualche settimana. L’ultimo avvistamento ad occhio nudo di questo spettacolo nella nostra galassia, risale al 1604 quando tale fenomeno fu osservato da Galileo Galilei e Friedrich Johannes Kepler. Prima di tale avvenimento sono state riportate esplosioni anche negli anni 1054, una gigante rossa appartenente alla nostra galassia, e nel 1572 dal grande astronomo danese Tycho Brahe. Secondo l’autorevole Dr. Brad Carter della University of Southern Queensland, questo potrebbe avvenire addirittura nel 2012, o forse poco più tardi. Sono in atto nella comunità scientifica dei dibattiti in merito a questo fenomeno, ma se davvero dovesse accadere, siamo certi che non comporterebbe rischi per l’umanità. Massimo Turatto, direttore dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste, esclude che si possa sapere con una tale precisione la data della sua fine.

Credit: NASA / ESA

Non esiste infatti modo di prevedere quando Betelgeuse esploderà. “Sappiamo con certezza che stelle di questo tipo al termine della loro evoluzione si autodistruggono. Tutto il materiale viene espulso nello spazio interstellare a una velocità di 30mila chilometri al secondo e si sprigiona una quantità impressionante di energia. Alla fine, al posto della supergigante rossa si formerà una stella di neutroni estremamente compatta o, in alternativa, un buco nero. Betelgeuse è una supergigante rossa ormai in fase terminale, ma potrebbe morire domani come fra milioni di anni”. Noi naturalmente siamo assolutamente d’accordo con questa spiegazione, dal momento che non è possibile conoscere quanto carburante vi sia ancora all’interno dell’astro. Secondo alcuni, inoltre, l’esplosione non darà vita ad un “secondo sole”: sarebbe al massimo il terzo corpo celeste temporaneamente più luminoso in cielo, dopo la Luna e la nostra stella. La distanza di tale evento è certamente notevole e comportarebbe soltanto uno spettacolo visivo, da non osservare però nelle fasi iniziali del fenomeno. In tutto questo abbiamo soltanto una conferma: non c’è nulla di correlato con pseudo profezie legate alla fine del mondo. La supergigante Betelgeuse potrebbe continuare a vivere ancora per tanti anni.

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