Previsioni Meteo a medio/lungo termine: ponte di Weijkoff e poderoso anticiclone Russo-Siberiano, prospettive di grande gelo tra fine mese e inizio febbraio

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La tendenza meteo per i prossimi gorni, tra giovedì 25 e venerdì 26

Mentre l’Italia è “attaccata”, proprio in queste ore, da un’ondata di freddo e maltempo che tra oggi pomeriggio e domani interesserà il centro/sud con nevicate fin a bassa quota, localmente abbondanti, non possiamo ignorare l’evoluzione a medio/lungo termine che è davvero molto molto interessante. Ne abbiamo già parlato nei giorni scorsi e, per quanto consideriamo poco affidabili le previsioni oltre i 4-5 giorni, possiamo comunque tracciare una linea di tendenza per la fine del mese anche alla luce del fatto che i modelli meteo hanno ritrovato quella stabilità e quell’attendibilità che era venuta meno nei giorni scorsi a causa degli errori di inizializzazione dei dati delle boe Atlantiche che per una fase hanno compromesso l’affidabilità dei centri di calcolo. L’avviso della NOAA sul malfunzionamento delle boe Atlantiche non era affatto una bufala, come qualcuno ha scritto: è la prima volta che il prestigioso centro di ricerca emette un avviso del genere, e pur essendoci spesso degli errori nei dati iniziali (i modelli ENS sono stati studiati e creati proprio per questo motivo), è stata la prima volta che sono mancati completamente i dati di venti, pressione e temperature di tutto l’Atlantico Settentrionale!
Adesso che la situazione previsionale è tornata normale, possiamo concentrarci sull’evoluzione a medio/lungo termine in modo un pò più tranquillo, pur sempre con tutte le precauzioni del caso.
Nei giorni scorsi abbiamo parlato molto dell’anticiclone Russo-Siberiano, e alla luce degli ultimi aggiornamenti di tutti i centri di calcolo pare che sarà davvero poderoso, con massimi di pressione fino a 1055 millibàr, sull’Europa nord/orientale nei prossimi giorni, attirando così masse d’aria gelide dapprima sulla Russia Europea, dove comunque già in queste ore le temperature sono molto basse (stamattina Mosca è scesa fino -13°C, San Pietroburgo a -12°C, Kazan a -16°C, Volgograd addirittura -20°C), e successivamente anche sul resto del continente, grazie all’anticiclone delle Azzorre che muovendosi verso nord, bloccherà la porta dell’Atlantico andando a formare un ponte di Weijkoff in grado si spingere il grande freddo, forse, anche proprio sull’Italia.

La possibile evoluzione successiva, tra il weekend e l’inizio della prossima settimana

La situazione è molto molto interessante, già per il prossimo weekend, quando potrebbero esserci nevicate nell’Italia settentrionale fin in pianura Padana (favorito è soprattutto il nord/ovest, nel Piemonte!) e piogge torrenziali al centro/sud: infatti i due anticicloni (quello delle Azzorre e quello Russo-Siberiano) non sono gli unici attori della situazione barica sul continente Europeo, ma ci sono anche altrettante figure di bassa pressione che interferiscono con la situazione meteorologica e sono la depressione d’Islanda e la goccia fredda tra la penisola Iberica e il nord Africa. La prima fungerà da “iniettore” di masse d’aria umide e instabili tra i due anticicloni verso il Mediterraneo, prima della formazione del ponte di Weijkoff. La seconda, dopo aver riportato instabilità e precipitazioni con freddo nel deserto del Sahara per la terza volta negli ultimi dieci giorni, risalirà nel Mediterraneo centrale alimentando il maltempo proprio sull’Italia, dapprima nel weekend e poi anche negli ultimi giorni del mese.

La situazione, insomma, è molto molto interessante e va monitorata con grande attenzione. Dopotutto non bisogna dimenticare di guardar fuori dalla finestra, perchè stando sempre concentrati sui modelli e sul medio/lungo termine c’è il rischio di farsi sfuggire ciò che accade in tempo reale. E allora due consigli:

  1. seguiamo l’irruzione fredda in atto; gli ultimi aggiornamenti l’hanno ulteriormente intensificata e tra oggi pomeriggio e domani si farà davvero sul serio in tutto il centro/sud.
  2. non ossessioniamoci ad ogni “run” di Gfs; la tendenza è chiara e bisogna soltanto capire i dettagli di un’evoluzione ormai delineata da tempo. Lo faremo insieme sulle pagine del nostro MeteoNotiziario.

Appuntamento, allora, ai prossimi aggiornamenti: continuate a seguirci!

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