Smog, Milano: cittadina si incatena al comune per protestare contro l’Area C

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Incatenata per 12 ore a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano: cosi’ una residente all’interno della Cerchia dei Bastioni ha deciso oggi di protestare contro Area C, il ticket da 5 euro per entrare in centro ieri al debutto. La donna, Rossella Lora Moretto, di 50 anni, al gelo dalle 7.30 di oggi, si e’ legata con una catena che le cinge la caviglia al municipio per contestare una ”gabella inutile dal punto di vista ambientale”, chiedendo un incontro al sindaco. ”Sono residente in via Varese, zona Moscova, e per lavoro, sono agente di commercio in campo medico – spiega, infagottata in una pesante tuta da sci – sono costretta a girare in auto tutta la Lombardia”. Per lei, simpatizzante del centrodestra ma ”schifata dalla politica”, la nuova congestion charge ”e’ anticostituzionale perche’ devo essere libera di tornare a casa quando voglio dai miei due figli, senza essere costretta a pagare”. Per ottenere un incontro con Giuliano Pisapia, la signora ha scelto di incatenarsi a Palazzo Marino, seguendo proprio gli orari del pedaggio: dalle 7.30 alle 19.30. ”Ogni giorno finche’ non otterro’ il faccia a faccia”, promette. ”Non ne faccio un discorso politico – aggiunge -. Ma c’e’ tanta gente, anche in centro, che non puo’ permettersi di pagare”. Per la sua ”prima volta in piazza nella vita”, la donna si e’ attrezzata per resistere al freddo con una tuta da sci, berretto rosa, seggiolina pieghevole con cartello ‘Residenti puniti dall’Area C’ e un posacenere. ”Ho il vizio ma non voglio sporcare la mia citta’, io la amo”. La sua presenza pero’, al momento, ai suoi concittadini sembra passare inosservata. ”Purtroppo in quattro ore si possono contare sulle dita di una mano quelli che si sono fermati per chiedere il perche’ faccia questo”, conclude amareggiata.

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