
Non si placa l’evento di gelo e neve che sta colpendo duramente l’Europa con freddo record e nevicate diffuse su gran parte del territorio continentale. Come abbiamo già documentato, sono gravissimi danni e disagi in molti Paesi, Italia compresa. Nei prossimi giorni toccherà al centro/sud, per quanto riguarda l’Italia, con abbondanti nevicate fin a bassa quota, ma dopo cosa succederà?
La situazione nel prossimo futuro non depone bene, anzi c’è da mettere in conto un possibile nuovo major warming stratosferico che potrebbe sancire il mese di febbraio come storico per molte zone europee e italiane.
Infatti le analisi a lungo termine promettono altro freddo, prima siberiano tra 9 e 13 febbraio, e poi artico polare dopo il 13 con una situazione sinottica sull’Europa ancora dominata da un poderoso anticiclone Russo/Scandinavo e da una continua tendenza dell’anticiclone delle Azzorre a risalire verso nord/est determinando il ponte di Weijkoff a più riprese. Tra giovedì prossimo e l’inizio della settimana successiva, una nuova sfuriata di burian potrebbe arrivare in retrogressione da est, portando nuovi blizzard di neve in tutta la pianura Padana e altri nuclei gelidi proprio dai Balcani sull’Italia.
Infatti, se da un lato adesso la neve al piano o a basse quote si sposterà gradualmente a Centro/Sud specie Adriatico e zone esposte a Nord o Nord/Est, intendiamo tra domani e mercoledì quindi proprio nei prossimi giorni, nel corso della settimana entrante, comunque contrassegnata da nevicate sparse anche copiose, bisogna tener d’occhio anche altre retrogressioni da Nord/Est.

Una di questa, attorno alla fine della 1°decade mensile tra 10 e 12 Febbraio potrebbe spingersi al Nord Italia sotto il ponte che collega la Russia e l’Europa occidentale, con aria gelida che andrebbe poi a sfornare un minimo di bassa pressione tra il Golfo del Leone e il Mediterraneo Occidentale.
Questo significherebbe altra neve copiosa con correnti umide anche possibilmente abbondante al Nord ma è ancora presto per poter entrare nei dettagli visto che già sul breve e medio termine c’è molta carne al fuoco da evidenziare nel nostro Paese.
Questo febbraio 2012, così, “rischia” concretamente di entrare nella storia meteo/climatica degli ultimi secoli, e non solo per i nuovi sbuffi di burian in arrivo: dopo metà mese, infatti, potremmo avere a che fare con una maestosa fiondata artica che rischierebbe di prendere dei territori Europei già martoriati da settimane di freddo Siberiano. Continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti.