La Romagna è sommersa di neve, 150cm a Cesena. Oltre 400cm al suolo in molte zone della Valmarecchia!

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Un vero e proprio ‘inferno bianco’. In una regione sferzata da giorni dal gelo e dalla neve, con gli istituti scolastici chiusi un po’ ovunque e in procinto di restare serrati – Bologna in testa – anche lunedi’, a vivere l’incubo piu’ pesante e’ la Romagna.  A Cesena sono presenti 150cm di neve in città e fino a 200cm in periferia. Tra il Forlivese e la Valmarecchia, sono 400 le persone evacuate – piu’ della meta’ nella vallata riminese dove i crolli certificati sono oltre 20 – costrette a lasciare le proprie abitazioni a causa del rischio di cedimenti di tetti sotto il peso della coltre bianca. Sulle alture alle spalle di Rimini, tra Valconca e Valmarecchia sono caduti in media dai 70 ai 120 centimetri – ma nella valle cara a Tonino Guerra si e’ arrivati a picchi di 190 centimetri che hanno portato il manto bianco oltre i 4 metri d’altezza – mentre nel Forlivese e nel Cesenate i fiocchi caduti del cielo hanno toccato in media gli 80-120 centimetri, in particolare a Santa Sofia, Bagno di Romagna, Sarsina, San Piero in Bagno. Numeri impressionanti se confrontati con quelli delle zone costiere e dei territori di Ferrara, Ravenna e Bologna, dove sono comunque caduti tra i 20 e i 35 centimetri di neve. Nell’entroterra Riminese, il timore di crolli – oltre alla ventina abbondante gia’ registrata dalla Provincia – ha portato a piu’ di 250 il numero delle persone evacuate, ma la cifra e’ destinata a salire: sono piu’ di 200 le segnalazioni arrivate per richieste di soccorso e lo stesso assessore provinciale alla Protezione Civile, Mario Galasso, aveva scritto sulla sua pagina Facebook, nel primo pomeriggio, di attendersi almeno 150 evacuazioni. Tra gli interventi piu’ delicati, lo spostamento di una coppia, presso le grotte di Onferno, in Valconca, con la donna in gravidanza ormai in procinto del parto. A causa di precipitazioni ininterrotte, dalle 2.30 della scorsa notte, grosse, nel Riminese, le difficolta’ a mantenere pulite le strade. Se la provinciale Marecchiese, arteria principale della Valmarecchia, e’ transitabile con difficolta’, sono dieci le provinciali chiuse, tra Valmarecchia e Valconca. Difficile, in particolare, raggiungere le cittadine di Pennabilli, Sant’Agata Feltria, San Leo, Maiolo e, in Valconca, Gemmano e Mondaino. In alcuni punti, davanti al muro di neve, anche gatti delle neve e motoslitte devono fermarsi. Momenti critici sull’autostrada Rimini-Ancona, chiusa alcune ore per neve, dove un gruppo di Tir entrato a Cattolica prima del blocco si e’ trovato ‘intrappolato’ e ha finito per occupare la stazione di servizio Conero Nord, facendo incetta di viveri e bevande. Nel resto della regione, difficile la viabilita’ sulle colline e sulla montagna nel Bolognese, dov’e’ stata sospesa anche la circolazione ferroviaria tra il capoluogo e Porretta. Quanto al trasporto aereo, chiuso l’aeroporto di Rimini mentre e’ rimasto aperto il Marconi di Bologna grazie al lavoro incessante di 200 uomini e 100 mezzi, ma dove sono comunque stati cancellati 14 voli: sei in arrivo e otto in partenza. La neve, infine, ha costretto a modificare anche il calendario del campionato di calcio di Serie A con il rinvio di Bologna-Juventus e Parma-Fiorentina, entrambe in programma domani.

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