Tra tutti i disastri naturali, le alluvioni sono quelle piu’ frequenti a livello globale: in anni eccezionali come il 1998 e il 2010 i danni hanno superato quota 40 miliardi di dollari. Solo nel 2010, 178 milioni di persone sono state colpite da questo tipo di catastrofe. L’ultima iniziativa globale per attivare i governi nazionali a fronteggiare meglio il problema e’ una guida: ”Citta’ e inondazioni, una guida per una gestione integrata del rischio alluvioni urbane per il ventunesimo secolo”. A lanciarla sono Banca mondiale e Global Facility for disaster reduction and recovery (GFDRR), una partnership di 39 paesi (fra cui l’Italia) e 8 organizzazioni internazionali impegnata ad aiutare i paesi in via di sviluppo a ridurre la loro vulnerabilita’ rispetto ai disastri naturali e per fare fronte ai cambiamenti climatici. Il manuale cita Colonia, quarta citta’ della Germania con un milione di abitanti, come esempio di gestione del fenomeno alluvioni in Europa. Colonia ha investito 600 milioni di dollari per una serie di misure e lavori lungo 67 km di argini del Reno, per consentire una protezione rispetto ad inondazioni che possono avvenire una volta ogni 100 anni e in alcune aree critiche, per eventi ogni 200 anni. Per fare un paragone in termini di ricorrenza del disastro con un caso italiano, una possibile esondazione del Tevere dal ponte Milvio, a Nord della capitale, che non e’ protetto dai muraglioni costruiti dopo l’alluvione del 1870, sarebbe ad esempio un evento che avviene in media ogni 200 anni. Un elemento fondamentale del nuovo sistema di protezione dalle alluvioni di Colonia sono le ”mura mobili”, una sorta di ‘barriera smontabile’. Questo tipo di meccanismo puo’ essere allestito in meno di dieci ore per una lunghezza complessiva di 9,5 km lungo gli argini del Reno all’interno dell’area della citta’. In tutto, sono 350 le persone in campo per caricare, trasportare e poi piazzare questo tipo di ”mura mobili”. Questa costituisce una misura di emergenza, ma in realta’ Colonia si e’ attrezzata anche con provvedimenti strutturali, che includono sistemi di drenaggio e altri strumenti di prevenzione, ma anche efficienti meccanismi di allerta. I cittadini di Colonia vengono informati costantemente sugli sviluppi e le contromisure prese e da prendere, una volta che i livelli del fiume sono al picco massimo. L’informazione arriva per telefono o tramite internet. Inoltre c’e’ un numero di emergenza sempre attivo per rispondere alle domande dei cittadini. A coordinare l’azione c’e’ il Centro per la protezione alluvioni, che include autorita’ e servizi.
Sempre più alluvioni nel mondo, sos-città: una task-force globale per gestirle
