Energie rinnovabili: “sprint” del governo su incentivi a eolico e biogas

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Il governo sta stringendo i tempi per mettere a punto il decreto che dovra’ stabilire le modalita’ di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili “diverse” da quella solare fotovoltaica (biogas, biomasse, eolico, geotermico, bioliquidi). I tecnici sono al lavoro per redigere un testo che dovra’ comunque ricevere il via libera da Autorita’ per l’energia e Conferenza Unificata ma che, a quanto risulta al VELINO, ruoterebbe attorno all’idea di non superare i 5,5 miliardi di euro l’anno di incentivi come costo indicativo cumulato per tutte le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. Ad accedere agli incentivi sarebbero gli impianti nuovi, gli impianti ibridi, quelli previsti da progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero approvati dal Comitato interministeriale, gli impianti oggetto di un intervento di rifacimento totale o parziale e quelli oggetto di potenziamento qualora non si superino certe soglie tra prima e dopo l’intervento. I valori massimi della potenza di soglia, secondo le bozze attualmente in circolazione, sono fissati in 5000 kW, mentre per accedere ai meccanismi di incentivazione occorre considerare la vita media utile convenzionale degli impianti. Il periodo a partire dal quale si ha diritto alle sovvenzioni decorre dalla data di entrata in esercizio “commerciale” dell’impianto al netto di eventuali stop disposti dall’autorita’ ad esempio per problemi legati alla sicurezza della rete. Il valore delle tariffe incentivanti e’ fissato in un apposito allegato (per esempio l’eolico on shore con una potenza tra 1 e 5 Mw godrebbe di 156 euro/MWh) in base a tipologia e classe dell’impianto e verrebbe decurtato ogni anno del 2 per cento. Per accedere ai meccanismi di incentivazione si deve richiedere al Gse l’iscrizione al registro informativo la cui prima apertura e’ fissata per il momento al 30 giugno ma che, a regime, dovrebbe essere pronta entro il 31 marzo di ogni anno per il primo semestre ed entro il 30 settembre per il secondo semestre. Dalla prima stesura della bozza emergono anche i contingenti annuali in MW per il periodo 2013-2015 che si ipotizza di prendere in considerazione. E cioe’: 50 MW l’anno per l’eolico onshore (zero per l’offshore), 45 MW l’anno per l’idroelettrico, 23 MW l’anno per il geotermoelettrico, 22 MW per le biomasse e i bioliquidi sostenibili, 130 l’anno per biogas, gas di depurazione e gas di discarica. Previste anche capacita’ di produzione da mettere all’asta: si tratta di procedure pubbliche al ribasso per la definizione degli incentivi nei limiti dei contingenti annui di nuova capacita’. A occuparsi del bando e’ il Gse: la prima asta potrebbe essere prevista entro il 30 giugno di quest’anno: per il 2013 successivamente si dovrebbe provvedere entro il 31 marzo. Anche qui per il periodo 2013-2015 potranno essere messi all’asta 500 MW di eolico on shore per tutti e tre gli anni; 650 MW per l’off shore per il solo 2013; 35 MW per l’idroelettrico e 30 per il geotermoelettrico (solo 2013); 20 MW per tutti e tre gli anni per biomasse e bioliquidi sostenibili, 15 MW sempre per tutti e tre gli anni per biogas, gas di depurazione e gas di discarica. In ogni procedura viene messo all’asta l’intero contingente sommato alle quote non assegnate nella procedura precedente e alle quote oggetto di rinuncia. Previsti anche premi per l’applicazione di tecnologie avanzate: per esempio 30 euro per MWh nel caso di impianti geotermici che la “reiniezione del fluido geotermico nelle stesse formazioni di provenienza” o a “emissioni nulle” o in caso di impianti a biogas in cogenerazione ad alto rendimento con recupero di azoto.

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