- La Papua Nuova Guinea è uno stato insulare del Pacifico occidentale formato dalla parte orientale dell’isola di Nuova Guinea (la parte occidentale appartiene amministrativamente all’Indonesia) e dalle innumerevoli isole e atolli adiacenti, fra cui le isole dell’Ammiragliato, l’arcipelago di Bismark, le isole Salomone settentrionali, le isole d’Entrecasteaux, Louisiade e tante altre. Lo stato è ormai indipendente dal lontano 1975, ed è membro del Commonwealth. Dal punto di vista morfologico la Papua Nuova Guinea è un territorio caratterizzato da imponenti catene montuose che si susseguono ad estese piane alluvionali, dove si estende la rigogliosa foresta pluviale che in molti punti è ancora “vergine” e inesplorata.
- Nell’isola di Nuova Guinea la natura del territorio è essenzialmente montuosa, essendo attraversata, da nord-ovest a sud-est, da grandi catene montuose come la Catena Centrale dei monti Bismark, con cime che superano i 4000-4500 metri di altezza, culminando con i 4509 del monte Wilhelm.
Nella parte meridionale di Nuova Guinea troviamo il Fly, il Kikori e il Purari.
Si tratta di fiumi assai ricchi d’acqua, visto le abbondanti precipitazioni che cadono sul territorio, e navigabili per vasti tratti.
Difatti i fiumi nell’isola di Nuova Guinea rappresentano le principali vie di comunicazione transito dalle aree costiere verso le zone più interne. Dato il suo particolare posizionamento in piena area equatoriale Papua Nuova Guinea rientra nella fascia climatica calda e umida per gran parte dell’anno (il classico regime equatoriale), con precipitazioni molto abbondanti che nelle aree montuose più interne superano abbondantemente la media dei 5000-6000 mmannui.
Nel periodo invernale (inverno boreale) le isole attorno Papua vengono interessate dai resti della circolazione monsonica da NE che una volta attraversato l’equatore geografico tende a piegare più verso Ovest e O-NO, arrivando sulla Nuova Guinea con venti al suolo più dai quadranti occidentali che possono andare a scontrarsi con le tese correnti orientali, rappresentanti la continuazione del flusso degli Alisei che domina sul Pacifico tropicale e sul mare delle Salomone.
Lo scontro fra le opposte ventilazioni, che avviene spesso a ridosso delle coste orientali dell’isola di Nuova Guinea, può esaltare l’avvento di intensi moti convettivi (correnti ascensionali) che portano allo sviluppo di grossi sistemi temporaleschi capaci di apportare piogge molto intense.
Alcuni di questi “Cluster”,proseguendo verso ovest, possono deviare verso le calde acque del mar delle Filippine, sviluppando intense depressioni o tempeste tropicali che vanno poi a colpire il sud-est asiatico, magari anche allo “status” di tifone (se le condizioni atmosferiche lo permettono).Questi uccelli sono contraddistinti da un piumaggio multicolore e brillante. Molto spesso sfoggiano enormi piume o altri ornamenti particolari, come scudi sul petto o ventagli sul capo. Gli uccelli del Paradiso sono talmente affascinanti che, in passato, la loro esibizione ne ha fatto bersaglio dei cacciatori con il risultato che alcune specie sono state decimate.
Oltre ad abitare le dense foreste pluviali della Nuova Guinea gli uccelli del Paradiso sono presenti nelle foreste dell’Australia nord-orientale e in tutte le isole e gli atolli antistanti l’isola della Nuova Guinea. Un’altra curiosità riguarda la gran parte della popolazione della Papua Nuova Guinea che è divisa in centinaia di gruppi etnici tribali. Il più numeroso è rappresentato dai papuani, i cui antenati giunsero in Nuova Guinea decine di migliaia di anni fa, molto probabilmente dalle isole del Pacifico meridionale. La restante parte della popolazione è composta da austronesiani, i cui antenati giunsero nella regione meno di 4.000 anni fa. Vi sono, infine, consistenti minoranze di cinesi, europei, australiani, filippini, indiani e cingalesi. Proprio per questo motivo la Nuova Papua Guinea è il primo paese al mondo dove si parlano un infinità di lingue e dialetti locali.