Meteo week-end: il passaggio dei resti del “CUT-OFF” iberico porterà un pò di instabilità durante le ore pomeridiane, con rovesci e brevi temporali sui rilievi

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Smaltiti gli effetti della debole perturbazione che ha interessato le nostre regioni settentrionali all’inizio della settimana, portando delle precipitazioni sparse e i primi fenomeni temporaleschi sulla pianura Padana, il maestoso anticiclone dinamico che da settimane tiene sotto scacco gran parte del continente europeo, ha ripreso il pieno controllo anche sul bacino centrale del mar Mediterraneo. Purtroppo il clima secco e la penuria di precipitazioni sta cominciando a determinare i primi problemi sulle regioni del nord, dove le precipitazioni degne di note continuano a latitare dopo uno degli inverni più secchi degli ultimi decenni. La carenza d’acqua sta riducendo molti bacini idrografici e specchi lacustri in stato di magra, con serie ripercussioni nel settore agricolo, già messo in ginocchio dalle forti gelate registrate con l‘episodio di “Burian” di inizio Febbraio. In alcune regioni sono già attive le riserve idriche, ma se la fase siccitosa proseguirà anche nei prossimi mesi la situazione potrebbe divenire veramente critica in molte città del centro-nord, con inevitabili disagi nell’erogazione idrica.

La causa di questa assoluta mancanza di precipitazioni è da ricercare nel particolare quadro configurativo che si è venuto a generare sullo scacchiere euro-Atlantico, dove si è avuto un perenne dominio anticiclonico, favorito anche dalle ondulazioni seguite dal “Jet Stream” in uscita dal continente nord-americano che hanno scavato profonde onde anticicloniche che si sono distese verso l’Europa centro-occidentale, con frequenti “Centri d’Azione”, legati all’anticiclone azzorriano, collocati fra il vicino Atlantico, la Spagna e la Francia. Il passaggio del getto polare lungo l’Atlantico settentrionale e la penisola scandinava ha impedito delle estensioni meridiane di questa struttura anticiclonica, che è stata costretta a distendersi, con i propri elementi, in direzione della Mitteleuropa e della regione alpina, inglobando anche buona parte delle nostre regioni settentrionali che per lunghi periodi hanno goduto della protezione offerta dall’anticiclone oceanico. L’alta pressione dinamica oceanica con il proprio posizionamento ha relegato l’umido flusso perturbato atlantico lungo le alte latitudini, costringendo le profonde aree depressionarie e i sistemi frontali nati presso Terranova e il nord Atlantico a deviare verso nord-est, muovendosi lungo il mar di Norvegia verso le latitudini artiche.

Un quadro d’insieme che è durato vari mesi e ha continuato ad apportare le condizioni siccitose sulle nostre regioni settentrionali, come su gran parte dell’Europa occidentale, dal Portogallo al Regno Unito, passando per la Francia e la Germania. L’attuale situazione sinottica europea mostra un poderoso e ben strutturato anticiclone di blocco, molto simile a quello presente a ridosso dell’East Coast degli USA, dove è in atto una anomala ondata di calore per il mese di Marzo, che tende a protendersi con i propri elementi più settentrionali verso il mar del Nord e il mar di Norvegia. Il promontorio anticiclonico di blocco è cosi intenso da riuscire a deviare e far arretrare una ampia e profonda circolazione depressionaria, che si sta ulteriormente approfondendo nel tratto di oceano a nord delle isole Azzorre. Il profondo ciclone extratropicale, con un minimo al suolo che scenderà sotto i 960 hpa nella mattinata di domani, nel corso della giornata di domani, venendo respinto dalla muraglia anticiclonica che domina l’Europa, tenderà a muoversi verso nord-ovest (un movimento atipico per le depressioni atlantiche, dettato dal particolare assetto configurativo), spingendosi progressivamente in direzione delle coste più meridionali della Groenlandia, richiamando impetuosi venti da Sud e S-SO che risaliranno tutto l’Atlantico settentrionale orientale, fino all’Islanda e alle coste meridionali groenlandesi, mentre forti e burrascosi venti da NE e N-NE sferzeranno il mar del Labrador e le coste canadesi orientali, presso Terranova.

Situazione sinottica europea

Nel corso del weekend il bordo meridionale dell’intensa area di alta pressione, con massimi barici al suolo che superano i 1030-1032 hpa, interesserà l’Italia e il bacino centrale del mar Mediterraneo, dove il tempo si presenterà relativamente stabile, anche se non mancheranno dei locali disturbi, soprattutto nella giornata domenicale, per delle infiltrazioni di aria più fresca e umida in quota che agevoleranno lo sviluppo di una attività “termoconvettiva” sempre più pronunciata, specie lungo i rilievi della dorsale appenninica. Inoltre un ulteriore destabilizzazione atmosferica in quota sarà apportata dai resti del vecchio “CUT-OFF” iberico, che in settimana si è reso responsabile delle intense piogge e delle nevicate, sui rilievi al di sopra dei 1000 metri di quota, sulle regioni della Spagna orientale. Tra la giornata di domani e domenica i resti della debole circolazione ciclonica in quota andranno alla deriva verso levante, finendo tra il Tirreno centrale e le regioni centrali, dove sarà presente una residua area depressionaria che esalterà l’attività “termoconvettiva” sui monti durante le ore pomeridiane, con la formazione di grosse cumulogenesi ad evoluzione diurna, ben alimentate alla base dal maggior riscaldamento del terreno e degli strati d’aria sovrastanti.

Bisogna poi tenere conto che in seno alla modestissima circolazione depressionaria, ormai strutturata in quota, sarà presente dell’aria più fredda, con un nocciolo centrale di -24° alla quota di 500 hpa (circa 5300 metri). Questo piccolo nucleo, transitando sopra l’aria relativamente calda e umida accumulata nei bassi strati durante la lunga pausa anticiclonica di questi giorni, inasprirà il “gradiente termico verticale” (forti differenze di temperatura in seno alla colonna d’aria), favorendo la nascita di sostenuti moti convettivi (correnti ascensionali) durante le ore centrali e più calde del giorno. Ciò favorirà nel pomeriggio di domani e in quello domenicale la genesi di grosse cumulogenesi lungo i rilievi più interni dell’Appennino meridionale e sulle aree montuose interne di Calabria e Sicilia, dove potranno nascere degli annuvolamenti cumuliformi (evoluzione da Cumuli torreggianti a Cumulonembi isolati) che daranno la stura a brevi scrosci di pioggia e a occasionali rovesci, che potranno assumere temporaneamente carattere temporalesco, venendo accompagnati da locali fulminazioni.

Ma un po’ di nuvolosità, derivata dai resti del “CUT-OFF” iberico, durante il fine settimana, transiterà anche sulle regioni centrali e meridionali, apportando delle velature che a tratti potranno risultare piuttosto compatte, al punto da coprire l’intera volta celeste. Delle velature e nubi cirriformi nel weekend transiteranno anche sulle regioni settentrionali e sul centro-nord, senza apportare alcun tipo di fenomeno precipitativo degno di nota. Qualche rischio di vedere delle eventuali precipitazioni si potrebbe avere solo nella mattinata di domani lungo le coste della bassa Toscana, dove transiteranno dei corpi nuvolosi un po’ più compatti che potranno dare luogo a qualche pioggia isolata. Ma si tratta di un eventualità che riguarderà la mattinata, visto che dal pomeriggio e dalla serata successiva è atteso un rapido miglioramento, con l’apertura di maggiori rasserenamenti. Nel pomeriggio domenicali i resti del vecchio “CUT-OFF” iberico, ancora evidenziate dai modelli matematici alla quota di 500 hpa, continueranno a muoversi verso levante, spostandosi sopra il basso Adriatico e il Canale d’Otranto, per poi allontanarsi verso la Grecia e il mar Egeo. Ciò contribuirà a generare un miglioramento, con un graduale allentamento dell’instabilità nelle ore pomeridiane.

Cumulogenesi sui rilievi (fonte forum Meteonetwork)

Ma ora andiamo a vedere nei dettagli il tempo previsto per questo fine settimana.

PREVISIONI

SABATO 24 MARZO 2012

Al mattino avremo condizioni di relativa stabilità sulle regioni settentrionali, con cieli pronti a spaziare dal quasi sereno al parzialmente nuvoloso su buona parte delle regioni. Nel corso della mattinata delle velature, più o meno pronunciate, transiteranno su buona parte del nord. In mattinata nubi un po’ più consistenti passeranno fra la Riviera di Levante, la Versilia e l’alta Toscana. In tarda mattinata probabili formazioni di cumulogenesi sui rilievi più interni di Liguria, Emilia e Toscana. Sulle regioni centrali prevarranno condizioni di variabilità, con una alternanza fra annuvolamenti (in genere medio-alti) e schiarite, con ampi spazi di cielo sereno o poco nuvoloso più probabili sulle zone adriatiche, fra Marche e Abruzzo. In mattinata una nuvolosità un po’ più estesa interesserà le coste della bassa Toscana e l’alto Lazio, dove non sono escluse delle brevi temporanee precipitazioni. Sulle regioni meridionali e sulla Sicilia avremo cieli parzialmente nuvolosi o velati, con annuvolamenti medio-alti alternati a rasserenamenti. Anche sulla Sardegna i cieli si presenteranno parzialmente nuvolosi o nuvolosi, con addensamenti più compatti sulla parte nord dell’isola, dove al primo mattino non sono del tutto escluse delle locali piogge e dei rovesci che si sposteranno verso il medio-alto Tirreno.

Nel pomeriggio il tempo si presenterà buono o al più discreto sulle regioni settentrionali, con cieli in genere velati o poco nuvolosi o parzialmente nuvolosi. Nel pomeriggio degli annuvolamenti a carattere cumuliforme si formeranno sui rilievi più interni dell’Appennino Ligure, Emiliano e Toscano, altri addensamenti cumuliformi nel corso del pomeriggio si origineranno anche sulle Prealpi lombarde, sui rilievi veneti e sulle Dolomiti. Sulle regioni centrali avremo generali condizioni di variabilità, con annuvolamenti più pronunciati fra Toscana, alto Lazio, Umbria e Marche. Sulle aree appenniniche si origineranno delle cumulogenesi che potrebbero dare luogo a qualche pioggia isolata sull’entroterra dell’Abruzzo meridionale. Sempre nel pomeriggio grossi annuvolamenti cumuliformi sorgeranno sui monti interni di Campania, Molise, Basilicata e nord Calabria, dove occasionalmente potremo avere delle precipitazioni isolate, anche a carattere di rovescio o breve temporale. I fenomeni andranno rapidamente a diradarsi entro il tardo pomeriggio e la serata successiva. Non è escluso che qualche nucleo precipitativo, nel tardo pomeriggio, dal materano possa riuscire a sconfinare fino al tarantino. In serata è atteso un miglioramento quasi ovunque, meno che sulle regioni meridionali e sulla Sicilia dove insisterà un po’ di nuvolosità irregolare.

DOMENICA 25 MARZO

Al mattino sulle regioni settentrionali il tempo volgerà al bello, con l’ulteriore rialzo barico che garantirà condizioni di relativa stabilità, con cieli sereni o poco nuvolosi, a parte locali annuvolamenti. Anche sulle regioni centrali e sulla Sardegna, nel corso della mattinata, si assisterà ad un ulteriore miglioramento, con ampi rasserenamenti sulle aree litoranee. Sulle regioni meridionali invece insisterà un po’ di nuvolosità sparsa e irregolare che potrebbe causare qualche debole e isolata precipitazioni, specie fra il Salento, la Calabria e il nord della Sicilia. Si tratterà comunque di fenomeni molto blandi e piuttosto isolati che andranno rapidamente a diradarsi già in mattinata. Un po’ di nuvolosità sarà presente anche sulla Sicilia, specie sulla parte settentrionale e orientale dell’isola. In tarda mattinata si assisterà alla consueta formazione di nubi cumuliformi ad evoluzione diurna sui rilievi interni dell’Appennino meridionale e sui monti calabresi e della Sicilia orientale.

Nel pomeriggio sulle regioni settentrionali e sulla Liguria avremo generali condizioni di tempo stabile e soleggiato, anche se non mancherà la formazione di annuvolamenti cumuliformi tra le Prealpi lombarde e i rilievi interni di Liguria, Emilia e Toscana. Nel corso del pomeriggio domenicale grosse cumulogenesi nasceranno lungo la dorsale appenninica, dal Lazio e le zone più interne dell’Abruzzo fino alla Campania e alla Basilicata, dove le nubi a sviluppo verticale assumeranno grande sviluppo, dando cosi luogo a locali rovesci e isolati brevi temporali che colpiranno le zone montuose interne del Lazio, Campania, Molise, Basilicata e nord della Calabria. In genere si tratterà di fenomeni molto brevi e isolati che si diraderanno molto velocemente entro il tardo pomeriggio e la serata successiva. Anche sui comprensori montuosi più interni della Sardegna e della Sicilia l’instabilità presente in quota riuscirà a far sviluppare imponenti nuvole cumuliformi che potranno dare origine a locali scrosci di pioggia sulle aree più interne, in rapido dissolvimento dal tardo pomeriggio/sera. Maggiori aperture saranno presenti sulle aree costiere dove i cieli saranno sporcati dal transiti di annuvolamenti, a tratti ben pronunciati, che si alterneranno a zone di cielo sereno o poco nuvoloso. In serata è atteso un sensibile miglioramento sulle regioni meridionali. Un peggioramento, con un sensibile incremento della copertura nuvolosa, invece interesserà la pianura friulana e le coste venete dalla tarda serata, per l’inserimento di più freschi venti di Bora dal golfo di Trieste (da E-NE) che scalzeranno l’aria molto più mite e umida presente nei bassi strati sulle regioni nord-orientali, generando un po’ di instabilità.

TEMPERATURE

Dopo il clima molto mite di questi giorni sono attese in calo dalla serata domenicale, a partire dalle regioni nord-orientali e dall’alto Adriatico.

VENTI

Domani continueranno a spirare deboli o molto deboli, con locali rinforzi da Est e NE sulla Sardegna, specie lungo le Bocche di Bonifacio, mentre venti più da Sud spireranno sul settore occidentale del basso Tirreno e sul Canale di Sicilia. Domenica, con lo spostamento fra il basso Adriatico e le coste greche del vecchio “CUT-OFF” iberico, le correnti si disporranno dai quadranti settentrionali su quasi tutti i bacini, spirando generalmente deboli, con qualche rinforzo sulla Sardegna e sul medio-basso Tirreno. Dalla serata una debole-moderata ventilazione da E-NE e NE dalle coste croate si inserirà sul medio-alto Adriatico, pilotando aria più fresca d’estrazione continentale.

MARI

Si presenteranno per lo più poco mossi o localmente mossi, specie i mari attorno la Sardegna domani, mentre domenica sera un aumento del moto ondoso si registrerà sul medio-alto Adriatico.

TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA

Da lunedi, con il progressivo spostamento del baricentro verso occidente del robusto anticiclone di blocco europeo, sull’Italia affluiranno freschi ma secchi venti dai quadranti settentrionali che puliranno i cieli, spazzando via le ultime nubi residue dell’ex “CUT-OFF” iberico. Solo tra Calabria e Sicilia persisterà una residua nuvolosità che si diraderà già dal tardo pomeriggio/sera. I venti settentrionali risulteranno più intensi tra il medio-basso Adriatico, Canale d’Otranto e lo Ionio, dove si avvertirà anche un discreto calo termico. Le temperature caleranno su buona parte delle nostre regioni, tanto che al primo mattino si tornerà ad assaporare un po’ più di freddo. Tra martedi e mercoledi l’alta pressione dinamica euro-oceanica tornerà ad espandersi con i propri elementi verso l’Italia, garantendo condizioni climatiche secche, miti e soleggiate, almeno fino a giovedi e venerdi.

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