Petroliera incagliata a Siracusa, Legambiente: “troppi incidenti in mare, servono norme più severe”

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“La nave cargo che questa mattina si e’ incagliata vicino Siracusa dimostra come sono sempre piu’ frequenti gli incidenti delle navi per le decisioni, spesso troppo leggere, prese da comandanti ed armatori, di navigare anche in condizioni meteo-marine avverse”. Lo rileva in una nota Legambiente che dice “basta ai capitani imprudenti, perche’ navigare in queste situazioni meteo significa mettere in pericolo l’ecosistema marino e la sicurezza di chi va in mare”. “Servirebbero, quindi, provvedimenti e norme piu’ severe che frenino l’eccessiva leggerezza di comandanti ed armatori a far salpare le navi anche quando c’e’ un allarme meteo alto rischiando, tra l’altro, che i carichi pericolosi trasportati dalle imbarcazioni, si rovescino in mare minacciando l’ambiente, come e’ successo lo scorso dicembre alla cargo Venezia della Grimaldi che a causa del maltempo ha perso in mare, a largo di Livorno, i fusti tossici che aveva a bordo”, dice Sebastiano Venneri, responsabile nazionale mare Legambiente. ”Legambiente – continua Venneri – lancia l’allarme rischio ambientale nella zona di Siracusa dove si e’ incagliata la nave cisterna a causa della presenza di circa 300 tonnellate di carburante, 190 delle quali sono costituite da olio pesante, e che se si sversassero in mare causerebbero un ingente danno ambientale. Bisogna percio’ intervenire in tempi rapidi per evitare danni all’ecosistema marino e all’ambiente circostante”.

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