Ci apprestiamo a entrar in Giugno, mese rinomato per la sua stabilità soprattutto dalla seconda parte dove l’Estate può iniziar a far sul serio con le prime ondate di calore, soprattutto al centro/sud e isole.
Abbiamo già parlato nei precedenti articoli come sia ormai certo però che nella sua prima fase iniziale, nei primi giorni e molto probabilmente anche per buona parte della 1^decade, il centro/nord vivrà instabilità diffusa per dei geopotenziali bassi e il conseguente avvicinamento della massa d’aria fresca di origine scandinava che si proietterà verso sud a causa di un vortice polare molto debole (ao e nao molto negativi).
Questa mattina giungono ulteriori conferme da parte dei principali modelli ecmwf e gfs che sostengono in linea di massima, con alcune differenza, ciò che appare ormai probabile circa l’andamento atmosferico da quì alla prima settimana del nuovo mese prossimo e l’avvio estivo meteorologico italiano.
Evoluzione e ipotesi ecmwf:
Il modello inglese addirittura vedrebbe un ingresso molto più pronunciato di una goccia fredda che si distaccherebbe dal flusso principale atlantico e potrebbe evolvere in cuto/off proprio nei mari centrali italiani apportando un più incisivo peggioramento su molte delle nostre Regioni, ad esclusione forse solo delle estreme zone ioniche, con temporali presenti quasi ovunque soprattutto nelle ore centrali del giorno dove diverrebbero spesso forti anche nelle aree costiere specie tirreniche.
Evoluzione e ipotesi gfs:
Al contrario il modello americano vedrebbe un’onda ciclonica con impianto umido sud/occidentale in quota prender possesso dal Mediterraneo occidentale fin verso le zone più occidentali del centro/nord con un flusso instabile da sud/ovest quindi saccatura mobile che non evolverebbe nel cuore centrale dei nostri mari rimanendo più a nord e soprattutto non evolvendo in cut/off, essendo poi successivamente riassorbita dal flusso principale atlantico.
Quale dei due modelli al momento ha più occasione di inquadrar al meglio la situazione ipotizzata dai run mattutini:
In base alle attuali condizioni possiamo dire che le schance per una penetrazione decisa come la vede il modello inglese su buona parte del nostro Paese appare ad oggi meno probabile visti gli indici così negativi, al contrario gfs ha più opportunità di inquadrar al meglio un’ipotesi che vedrebbe solo il centro/nord e localmente parte del sud tirrenico interessato da questo flusso umido libecciale in quota con occasione per piogge e temporali ad intervalli per la metà della 1^decade di Giugno.
Ci sembra assai difficile che l’ipotesi suffragata da ecmwf abbia dei risvolti risolutivi positivi proprio perchè il flusso atlantico, dopo la fiondata artica tra i giorni 1 e 3 nel centro europeo, non dovrebbe ceder e quindi riprender a scorrere moderatamente, impedendo nuove oscillazioni brusche del getto che così non rallenterebbe e dunque l’onda ciclonica in quota non andrebbe in cut/off.
Vedremo nei prossimi aggiornamenti nei prossimi giorni quale sarà l’ipotesi più accreditata, sapendo e ricordando che nella scienza della meteorologia nulla è scontato e spesso indici teleconnettivi e altri parametri possono variare anche considerevolmente nello spazio di pochi giorni, ecco il perchè è doveroso per un meteorologo o esperto in carte modellistiche dover aggiornar di continuo alcuni dettagli previsionali o tendenze.