Anomalie mondiali, avanza ‘El Niño, il “bambinello” che influenzerà nei prossimi mesi il clima di tutto il mondo

MeteoWeb

Abbiamo già discusso sulle anomalie termiche locali, area mediterranea centrale, mentre ora diamo uno sguardo a quelle mondiali per capire in che modo l’andamento meteo stagionale potrebbe subire dei risvolti più o meno eclatanti nel prossimo mese almeno per le sorti del nostro Continente.

Dall’immagine allegata riguardante le anomali termiche mondiali, in quelle a noi vicine possiamo notare come ormai si siano scaldate tutte le zone del Continente nella sua parte tra la parte della zona oceanica a largo della Penisola Iberica e marocchina con scarto medio sui 1-2°C e mediterranea anch’essa su tale anomalia.

Poi ritroviamo anomalie positive maggiori a largo dell’America meridionale nel settore occidentale dell’Oceano Pacifico sintomo che nel prossimo futuro potremmo andar in contro ad un fenomeno di El Niño.

Acquee più calde comunque attorno a tutte le zone americani meridionali in genere, mentre per i fatti in casa nostra possiamo ricondurre l’attenzione alla fascia sopra descritta riguardante le zone meridionali europee dove ormai le acquee sono più calde in media ovunque e questo anche grazie a fattori meteo climatici descritti, potrebbe essere un’ulteriore prova circa l’andamento estivo per le prossime settimane per le nostre sorti.

Infatti l’ormai rapida scaldata di questa fascia del Continente potrebbe favorire oltre modo il proseguimento estivo con altre fiammate africane pronte a colpire il settore meridionale del Continente e dove le onde atlantiche faticheranno a scavare quel buco necessario per potersi infilare verso Sud portando l’isolamento di gocce fredde.

Al massimo potremmo andar incontro a dei passaggi temporaleschi come in norma avviene in questo scorcio stagionale al Nord, zona esposta alle code dei fronti che scorrono da ovest verso est.

Ma il serpeggiamento del getto è scarso e si manifesta solo con un’oscillazione in pieno Atlantico dove per ora trova via di fuga deponendo le basi per l’innalzamento della cresta sub/tropicale nelle nostre zone che anche nel prossimi futuro quindi dovranno far fronte a una rapida e intensa scaldata sub/tropicale, afosa lontano dal mare e in pianura al centro/nord e nelle aree costiere del centro/sud.

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