Le prossime 48 ore di ‘fuoco’. L’anticiclone africano che staziona in Italia ormai da cinque giorni sembra non dar tregua. In 16 citta’ i termometri schizzeranno a livello di ‘allarme rosso’. E’ quanto previsto dal Bollettino a cura dell’Arpa Emilia-Romagna e Piemonte, pubblicato sul sito del ministero della Salute, che stima a livello 3 – il livello che indica condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive – ben 16 localita’: Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo. E sabato potrebbe essere anche peggio. Il numero delle localita’ a livello 3 e’ stimato addirittura in crescita: 18. Per contrastare queste ondate di calore, il ministero della Salute offre sul proprio sito anche una serie di consigli, tra cui: evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore piu’ calde della giornata (tra le 11 e le 18); evitare le zone particolarmente trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi, dove si registrano alti valori di ozono, in particolare per bambini molti piccoli, gli anziani, le persone con asma e altre malattie respiratorie, le persone non autosufficienti o convalescenti; evitare l’attivita’ fisica intensa all’aria aperta durante gli orari piu’ caldi della giornata; trascorrere le ore piu’ calde della giornata nella stanza piu’ fresca della casa, bagnandosi spesso con acqua fresca; utilizzare correttamente il condizionatore. E ancora: indossare indumenti chiari, leggeri in fibre naturali, ripararsi la testa con un cappello leggero di colore chiaro e usare occhiali da sole; proteggere la pelle dalle scottature con creme solari con alto fattore protettivo; bere liquidi, moderando l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, te’ e caffe’ ed evitando quelle troppo fredde e alcoliche; mangiare leggero, preferendo la pasta e il pesce alla carne ed evitando i cibi elaborati e piccanti; consumare molta verdura e frutta fresca; porre attenzione alla corretta conservazione dei farmaci.