Terremoto Emilia: sempre più sfollati, solo in provincia di Reggio Emilia sono 1.205

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Salgono a 1.205 gli sfollati in provincia di Reggio Emilia di cui 750 a Reggiolo, 141 a Rolo, 78 a Luzzara, 60 a Guastalla, 56 a Rio Saliceto, 41 a Correggio, 30 a Reggio Emilia, 24 a Fabbrico, 15 a Novellara e 10 a Brescello. Il dato, aggiornato a oggi pomeriggio, e’ del Centro coordinamento soccorsi (Ccs) allestito al Centro unificato di Protezione civile. Nuovi aumenti dunque a Reggiolo, dove il campo regionale di Protezione civile questa mattina contava 430 sfollati regolarmente registrati, e dove, spiega il sindaco Barbara Bernardelli, “la zona rossa e’ stata ampliata in via Borgo Trieste, la prosecuzione della centralissima via Matteotti, dal civico 1 al civico 21, e sono ormai un centinaio gli esercizi commerciali costretti alla chiusura”. Salgono anche gli sfollati a Rolo (da 110 a 141, 73 dei quali ospitati nel campo di protezione civile) e a Luzzara (da 36 a 78, quasi tutti sistemati nel centro di accoglienza allestito nella palestra di Villarotta. “Con l’aumentare dei controlli, aumentano purtroppo le dichiarazioni di inagibilita’ e, di conseguenza, i senzatetto” conferma infatti il sindaco Andrea Costa. Sensibili aumenti di sfollati, ma tutti con autonoma sistemazione da parenti o amici, anche a Rio Saliceto (da 39 a 56) e Fabbrico (da 15 a 24) dove il sindaco Luca Parmiggiani segnala il caso, registrato anche in altri paesi, di un paio di famiglie di agricoltori che vorrebbero rimanere nei pressi dell’azienda, magari in moduli abitativi. Su questo sono gia’ in corso contatti con la Regione. Situazione stabile invece a Correggio, dove grazie anche l’agibilita’ accertata per l’edificio di viale Cottafavi, restano una quarantina circa gli sfollati. “Siamo anche stato in grado di aiutare altri Comuni – ricorda il sindaco Marzio Iotti – come Reggiolo e Carpi, nell’ospitare anziani nelle nostre strutture protette, ma la solidarieta’ e’ grande anche tra i cittadini, sono sempre di piu’ i datori di lavoro, ad esempio, che ospitano o concedono alloggi ai propri dipendenti modenesi rimasti senza un tetto”. Infine Guastalla dove gli sfollati restano 60, sebbene altre 88 persone abbiano preferito dormire nella tendopoli, invece che tornare nelle loro case dichiarate agibili. A Novellara l’impegno principale e’ rivolto alla riapertura delle scuole per chi deve preparare gli esami e delle scuole dell’infanzia che, annuncia il sindaco Raul Daoli, “riapriranno gia’ domani, ma solo fino alle 13”.

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