Terremoto: il ministro Barca va nelle Marche per studiare il modello della ricostruzione dopo il sisma del ’97

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Il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, martedi’ visitera’ le Marche per conoscere direttamente il ‘modello’ di ricostruzione e sviluppo che ha consentito alla comunita’ regionale di risollevarsi dopo il tremendo sisma del 1997. Scopo delle visita e’ di acquisire informazioni sulle modalita’ normative e operative adottate nelle Marche che potranno risultare utili anche nella gestione dei terremoti dell’Abruzzo e dell’Emilia.
Le Marche rappresentano un modello virtuoso riconosciuto a livello nazionale – ha dichiarato il governatore regionale, Gian Mario Spaccaperche’ la ricostruzione e’ stata realizzata con velocita’, qualita’ e sicurezza“. L’auspicio e’ che il ‘modello Marche’ “possa essere d’aiuto per alleviare nel piu’ breve tempo possibile le tante sofferenze delle popolazioni colpite dal sisma dell’Emilia, e accelerare la ricostruzione in Abruzzo“. Spacca ha spiegato che “i risultati raggiunti nelle Marche in pochi anni, sono il frutto del coraggio e della voglia di ripresa di popolazioni e imprese, ma anche di un modello normativo e organizzativo diffuso ed efficace, costruito dalla Regione con il coinvolgimento degli enti locali, dei tecnici e del territorio“.
Partendo da quanto realizzato nelle Marche, il ministro Barca avra’ la possibilita’ “di constatare, sul campo, come sia stato possibile ripristinare condizioni di normalita’ in un periodo di tempo veloce, con una ricostruzione sicura e di qualita‘”. Nella mattinata di martedi’, il ministro visitera’ la frazione Belvedere del comune di Fabriano, che fu interamente danneggiata dal sisma e i proprietari delle abitazioni si costituirono in un unico consorzio per facilitare la ricostruzione degli edifici. La visita proseguira’ a Fabriano. Quello del 1997 fu un terremoto potente, con una scia interminabile di scosse che si accanirono, con particolare insistenza, nelle aree interne. Da questo punto di vista ha molte analogie con quanto sta accadendo in Emilia, soprattutto sul fronte della durata e dell’intensita’ degli eventi. Il terremoto nelle Marche, iniziato il 26 settembre, danneggio’ 22 mila edifici privati, 2.385 edifici monumentali, 1.336 edifici pubblici, 341 infrastrutture e causato 213 dissesti idrogeologici. Le abitazioni evacuate furono 3.687.

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