Terremoto, Luigi Janiri: “durante un terremoto si è come in guerra, annunci così seminano il panico”

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L’utilita’ di annunci su nuovi possibili terremoti, come quello della Commissione Grandi Rischi, ”e’ commisurata al grado di protezione e con le misure di prevenzione che le persone possono attivare. Se le previsioni sono troppo generiche e su scala troppo vasta, seminano solo allarme e senso di panico”. Lo ha detto Luigi Janiri, psichiatra dell’Universita’ Cattolica al Policlinico Gemelli di Roma, nel sottolineare che il sisma in Emilia sta, secondo le testimonianze dei colleghi della Croce Rossa in loco, ”aprendo un problema abbastanza nuovo, quello della cronicizzazione della paura, come avviene in guerra”. I team della Croce Rossa sono abituati a offrire un supporto anche psicologico in eventi acuti, puntuali, e non in situazioni protratte. ”Qui invece – ha osservato l’esperto – si sta aggiungendo paura alla paura. Dopo un evento come quello del terremoto sappiamo che in chi ha assistito al sisma, in chi ha avuto danni reali, o e’ stato in pericolo di vita, c’e’ un disturbo acuto da stress. Adesso – ha detto Janiriregistriamo il rischio di forme depressive protratte. Ad aumentare i disturbi di ansia, soprattutto nei soggetti piu’ vulnerabili, e’ il fatto di andare incontro non ad un evento unico ma un periodo cronico. La disperazione e’ non riuscire a ricostruire, e il percepire che non si esce dal tunnel. I colleghi psicoterapeuti stanno organizzando una terapia simile a chi sta in guerra, periodo di ansia cronico che e’ diverso dal subire uno tsunami. E ulteriori allarmi da annunci, che peraltro risultano generici, non favoriscono il benessere psichico, perche’ risvegliano lo stress gia’ esistente”.

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