Il Clima di luglio in Italia

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La fine di giugno ci sta facendo soffrire per il calore e l’afa. Siamo tutti disperati perché il caldo ha già fatto una vittima innocente: un povero bambino costretto a camminare sotto il sole durante una gita. Speriamo tuttavia che il suo sacrificio non sia stato vano, ma sia servito ad accendere i riflettori sui pericoli dei colpi di calore e, magari, salvare la vita  a qualcun altro. Ma la gente dimentica presto, adesso siamo tutti contenti perché la nostra Nazionale di calcio ha vinto contro la Germania e siamo interessati solamente alla partita di domenica 1° luglio.

E proprio questa frase ci riporta al meteo, facendoci pensare a luglio e al suo grande caldo.

Questo è il mese dell’alta pressione Nordafricana, che si estende sul Mediterraneo portando ondate di calore e di afa che ci fanno soffrire. Adesso a questi anticicloni abbiamo dato anche dei nomi: Scipione e poi Caronte, ma altri arriveranno sempre più potenti.

Dal punto di vista climatico, essi fanno parte tuttavia dell’Anticiclone delle Azzorre: una conformazione barica tipica dell’estate nell’emisfero nord, che nei mesi di luglio e agosto si estende a tutto il Mediterraneo.

Le perturbazioni scorrono sull’Europa centro settentrionale, a nord delle Alpi, che proteggono il nostro territorio dalle infiltrazioni di aria instabile e dalle precipitazioni di origine frontale.

Nella prima parte del periodo le temperature sono ancora in aumento, anche se già i valori massimi, che si verificano attorno alle due di pomeriggio, superano quasi sempre i 30°C. Di notte, grazie al cielo sereno, le temperature diminuiscono un po’, permettendo di stare anche a maniche corte, ma senza soffrire per il caldo intenso. A Roma, le ore serali sono le migliori per fare delle passeggiate a piedi e scoprire la città.

Le precipitazioni sono scarse, tuttavia al nord, a causa del forte riscaldamento del suolo e della grande quantità di umidità presente sulla Pianura Padana, si formano spesso dei temporali nelle ore pomeridiane, soprattutto quando l’aria umida è spinta verso le catene montuose, che favoriscono la formazione dei cumulonembi: le imponenti nubi che danno origine ai temporali. Al centro e al sud prevale il clima mediterraneo, caratterizzato da scarse precipitazioni, anche se sui rilievi non sono da escludersi delle isolate manifestazioni temporalesche nelle ore pomeridiane.

La seconda parte del mese coincide, statisticamente, con il periodo più caldo dell’anno. Di giorno le temperature sono sempre superiori ai 30°C ed in alcune occasioni di venti meridionali, raggiungono facilmente i 40°C, soprattutto al sud.

I venti deboli e la grande quantità di umidità presente nell’aria, favoriscono la formazione dell’afa, specie nelle città.

Quest’anno il mese di luglio si annuncia molto caldo. Per fare un raffronto, in anni recenti, le temperature più elevate sono state: +45,6 °C registrati nella stazione meteorologica di Bari Palese del luglio 2007; +45,4 °C della stazione meteorologica di Catania Sigonella del luglio 1998 e +45,0 °C della stazione meteorologica di Capo San Lorenzo del 23 luglio 2007. In tali condizioni, all’aperto si suda abbondantemente, soprattutto se si è in movimento, per cui è buona abitudine portare sempre con se una bottiglietta di acqua e bere spesso, in modo da non correre il rischio di disidratazione. Se possibile e bene stare all’ombra, o almeno indossare un leggero berretto.

Le precipitazioni sono ancora temporalesche al nord, soprattutto sui rilievi alpini e nel Friuli, dove avvengono con frequenza pressappoco giornaliera. Al centro e al sud si hanno solamente degli acquazzoni sulle catene montuose, anche se in genere, nell’ultima settimana del mese,  si ha il passaggio di qualche perturbazione sulle regioni tirreniche. Sulle due isole maggiori le precipitazioni sono quasi totalmente assenti.

Un’ultima preghiera, dedicata a coloro che hanno in casa un amico a quattro zampe: è tempo di vacanze ed in alcune località non è possibile portare cani o altri animali. Non abbandonateli! Portateli presso qualcuno che possa tenerli, ma non abbandonateli. Quasi sicuramente morirebbero. Se posso suggerirvi una lettura, è uscito il libro di Alfio Giuffrida, “Chicco e il cane”. Tratto da una storia vera, racconta le disavventure di un cane e di un bambino, affetto da una malattia non curabile, che può sperare in una guarigione grazie all’aiuto di un cane.

Altre notizie di carattere scientifico si possono trovare sul blog http://alfiogiuffrida.blogspot.com/

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