Emergenza siccità in Toscana, appello del Wwf: “interventi a tutela patrimonio floro-faunistico”

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Il Wwf Toscana ha scritto una lettera al presidente della Regione, Enrico Rossi, e all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Salvadori, per evidenziare la situazione venutasi a creare sul territorio regionale a seguito del periodo di siccita’ e del gran caldo che ormai da mesi insistono in Toscana e nel resto d’Italia: ”Una situazione che sta raggiungendo un livello di gravita’ eccezionale e sta cagionando disagio e seri danni per la popolazione e per le attivita’ produttive, in primis l’agricoltura nonche’ seri pericoli e conseguenze nefaste anche per tutta la fauna selvatica”. Il Wwf ”ribadisce la gravita’ della situazione e chiede risposte eccezionali da parte delle istituzioni, fino a giungere a ragionare con urgenza sulla possibile dichiarazione di stato di calamita’. Una scelta di questo tipo permetterebbe di dare risposte concrete al mondo agricolo in tema di specifico supporto, ma permetterebbe anche una complessiva e coordinata azione di sospensione delle attivita’ non essenziali che consumano l’acqua, nonche’ permetterebbe di sospendere quelle attivita’ che aggiungono danno al patrimonio floro-faunistico gia’ cosi’ colpito dalla siccita’, con la creazione di una unita’ di crisi a cui tutte le parti sociali potrebbero dare il contributo di loro competenza”. ”Fra le attivita’ da sospendere – prosegue il Wwf Toscana – vi e’ evidentemente anche l’attivita’ venatoria, in particolar modo e’ da valutare con attenzione la necessita’ di annullare qualsiasi ipotesi della cosiddetta ‘preapertura’, cioe’ giornate di caccia al di fuori del normale calendario concesse nei primi giorni di settembre”. L’associazione chiede quindi ”un intervento urgente da parte della Regione Toscana affinche’ venga limitata la pressione venatoria su tutta la fauna selvatica, fino al ristabilirsi di situazioni climatiche ed ambientali nella norma, attraverso il rifiuto di qualsiasi richiesta da parte delle Province di preapertura ed il posticipo di almeno 15 gg dell’apertura generale, cioe’ da meta’ settembre ai primi di ottobre”.

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