Il raffreddamento dell’atmosfera non sarà realtà che da venerdì 30 novembre. In realtà prima di quella data avremo a che fare con una situazione difficile non certo per le nevicate a quote basse ma per le piogge abbondanti.
Rispetto a qualche giorno fa il peggioramento è slittato di diverse ore, coinvolgendo il Nord nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì. Ci saranno precipitazioni anche lunedì, ma niente di eclatante, solo l’assaggio del più importante peggioramento dei giorni a venire. Martedì colpiti soprattutto Piemonte e Ovest Lombardia, con accumuli nelle 24 ore non oltre i 50 mm ma con forte intensificazione dei fenomeni nel pomeriggio. Sono dunque i valori cumulati tra il pomeriggio di martedì e la mattinata di giovedì a spaventare: oltre 200 mm tra Piemonte e Valle d’Aosta, di cui 150 concentrati nella giornata di mercoledì, quando saranno colpite anche le Alpi Orientali con la stessa violenza. Altra area di allerta, questa volta non tanto il solito Levante ma l’estremo Ponente Ligure, in particolare l’Imperiese.
Ma vediamo ora la quota neve, fondamentale per capire se la portata dei fiumi potrà essere rallentata e ovviamente anche per sapere se gli sciatori avranno materiale ottimo per le loro primediscese, anche in vista del fatto che dove nevicherà la neve rimarrà al suolo per lungo tempo, date le prospettive di freddo.
Martedì limite della neve a 1500 metri a Ovest, 1800 a Est. Quota neve in deciso rialzo mercoledì, per poi ridiscendere la sera ma non sotto i 1800 metri, spesso oltre i 2000 durante la giornata. Giovedì le nevicate diminuiranno di quota, fino a 1300 metri. Pensiamo a quante festività natalizie negli ultimi anni sono passate con…le rocce e i prati in vista, e accontentiamoci di questa neve ancora un pò “alta”, ma pur sempre una neve di novembre, una neve autunnale, anche se con la mente siamo già proiettati nel pieno dell’inverno.
