Brasile nella morsa del super caldo; stabiliti diversi record assoluti, preoccupa non poco la siccità

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Prosegue senza sosta l’incredibile ondata di calore, che da oltre 3 mesi ormai, continua ad interessare molte aree continentali dell’America meridionale, in particolare tra la Bolivia orientale, l’arida regione del Chaco (fra Paraguay e nord Argentina) e buona parte degli stati del Brasile centrale e nord-orientale, dove è già emergenza siccità, per la cronica assenza di precipitazioni. Lo stagnare di masse d’aria piuttosto secche, a seguito di una pesantissima siccità che sta causando gravi ripercussioni nel settore agricolo, specie nel Brasile centro-meridionale e nord-orientale, unito al graduale rialzo del sole lungo l’orizzonte, sta provocando un anomalo riscaldamento delle vaste distese continentali tropicali dell’America latina. Basta pensare che nell’ultima settima, molte località che vantano temperatura massime, la cui media mensile non va oltre i +33°C +34°C, hanno registrato valori di ben +39°C +40°C, con picchi assoluti di +41°C +42°C all’ombra. Notevoli i dati di queste località brasiliane; Aracuiai +42.7C, Aimores +42.5C, Itaperuna +42.0C , Pirapora +40.7C. Queste temperature cosi eccessivamente elevate sono state sempre associate a bassi valori di umidità relativa, alle volte inferiori al 30 % 25 %, indice della presenza di masse d’aria molto secche che stanno esacerbando questo incredibile riscaldamento, in vista della primavera australe.

Numerosi pure i record di caldo battuti o appena eguagliati, soprattutto negli stati del Brasile nord-orientale, dove a causa della mancata discesa dell’ITCZ, la massima radiazione solare, sommandosi alla presenza negli strati più bassi di aria molto secca, sta esacerbando l’incredibile periodo caldo, che sembra non avere fine. Un vero incubo, soprattutto per quel che concerne l’agricoltura, ormai messa letteralmente in ginocchio dalla piaga della siccità. Ormai si spera che entro la fine del mese la siccità possa cessare, con l’arrivo delle prime piogge e dei primi forti temporali, per il rafforzamento dell’attività convettiva innescato dal passaggio del “fronte di convergenza intertropicale”, pronto a scivolare verso sud, seguendo i passaggi “zenitali” (aree di massima insolazione) del sole alle varie latitudini. Ma il caldo eccezionale si avverte anche nel Brasile centrale e meridionale, dove nelle scorse settimane molte località e importanti città hanno segnato temperature massime a dir poco eccezionali, con picchi sui +38°C +40°C. Ad esempio, nella città di San Paolo è stato battuto persino il record di temperatura massima stabilito dall’osservatorio cittadino, con i +35.9°C della settimana scorsa. Il record inerente tutto il centro metropolitano, di +37.0°C, stabilito nel Gennaio 1999, è stato solo sfiorato da una max di +36.6°C.

Gli effetti di mesi di siccità

Anche quello di tutta l’area metropolitana della cintura di Sao Paulo, di +38.5°C, è stato solo avvicinato da una temperatura massima di +37.5°C. In questi ultimi giorni, fra le temperature più elevate, vanno segnalati i +42°C fatti dalla città di Caxias. Un valore veramente molto elevato, che mette in evidenza la reale portata di questa ondata di calore che da diversi mesi sta attanagliando il territorio brasiliano, ma non solo. Il caldo proseguirà anche nei prossimi giorni, andando ad interessare anche buona parte degli stati centrali e parte di quelli più meridionali, dove la colonnina di mercurio rischia di sfondare nuovamente il muro dei +39°C +40°C all’ombra. Tale anomalia sembra destinata a perdurare per buona parte della primavera australe fino all’inizio dell’estate, allorquando il sole raggiungerà lo “Zenith” (raggi solari perpendicolari al terreno durante le ore centrali del giorno) in prossimità del tropico del Capricorno. In molti stati si rischia, entro Dicembre, di battere nuovi altri record assoluti di caldo, riscrivendo una nuova pagina nella storia climatica del paese sud-americano. Nel frattempo le autorità brasiliane invitano la popolazione, soprattutto gli anziani e i bambini, a non uscire di casa nelle ore più calde della giornata.

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