Forte maltempo sulle Isole Britanniche: nel weekend nuova allerta per possibili inondazioni fra Inghilterra e Galles

MeteoWeb
Gli allagamenti prodotti dalle abbondanti piogge di questi giorni sull'Inghilterra

Il passaggio di un intenso sistema frontale di origine atlantica, legato ad una profonda circolazione depressionaria principale, con un minimo barico sceso sotto i 975 hpa, attestato a ridosso dell’Islanda, ha prodotto, come previsto, una consistente ondata di maltempo su gran parte del Regno Unito. Nelle ultime 24 ore piogge diffuse, polverizzate dagli intensi venti meridionali, e rovesci, hanno colpito l’Irlanda, la Scozia, il Galles e l’Inghilterra, soprattutto i settori più occidentali, dove si sono verificati pure degli allagamenti. Ancor prima dell’arrivo del fronte freddo, la “Warm Conveyor Belt” che lo ha preceduto ha dispensato precipitazioni diffuse su tutto il territorio britannico, accompagnate pure da una forte ventilazione da Sud e S-SO, che ha toccato gli 80-90 km/h. Difatti, oltre alle abbondanti precipitazioni, apportate dalla “Warm Conveyor Belt” e dall’esteso fronte freddo che ha seguito la prima, un altro elemento di disturbo è stato senz’altro il vento forte dai quadranti meridionali, che ha sferzato l’intero territorio d’oltremanica. Il fitto “gradiente barico orizzontale” attivato dal profondo minimo islandese, sceso al di sotto dei 975 hpa, ha richiamato dalle medie latitudini oceaniche intensi venti da Sud e S-SO, che hanno spazzato con particolare forza le coste scozzesi, quelle gallesi e l’Inghilterra occidentale, con raffiche che hanno oltrepassato la soglia dei 90-100 km/h sulle coste della Cornovaglia, l’ovest del Galles e sulle esposte isole Ebridi.

In alcune località costiere dell’Inghilterra occidentale, del Galles e della Scozia, durante le forti burrasche da Sud e S-SO, si sono registrate raffiche di picco fino a 100-110 km/h nei punti maggiormente esposti alle impetuose correnti dai quadranti meridionali provenienti dal medio Atlantico. Folate molto forti che sono riuscite a polverizzare le piogge, rendendole quasi orizzontali. Altrove i venti dai quadranti meridionali hanno soffiato da sostenuti a forti, con raffiche che hanno facilmente superati pure i 60-70 km/h, con picchi di oltre gli 80 km/h fra l’Irlanda, il Galles e le coste occidentali scozzesi. I forti e umidi venti meridionali, di origine sub-tropicale oceanica, hanno preceduto l’avanzata del fronte freddo da ovest, formando nei medi e bassi strati una estesa linea di confluenza, con i più freddi venti dai quadranti occidentali che hanno fatto seguito al fronte freddo, portando masse d’aria d’estrazione fredda oceanica. I consistenti divari termici e la convergenza nei bassi strati, fra le opposte masse d’aria, hanno per l’appunto garantito precipitazioni molto abbondanti, con frequenti rovesci di pioggia.

Allagamenti e inondazioni anche nelle campagne inglesi

Dopo il passaggio del fronte freddo, lungo il settore freddo post-frontale, dei temporali, a carattere isolato, si sono formati nel tratto di oceano davanti le coste irlandesi e scozzesi, a seguito dei forti contrasti termici originati fra lo scorrimento dell’aria fredda in quota sopra la più mite superficie oceanica. Situazione ideale per l’innesco della convenzione e la formazione della tipica nuvolosità cumuliforme a “ciottoli”, tipica all’interno delle irruzioni d’aria fredda, artico marittime, che tendono ad instabilizzarsi a seguito del notevole riscaldamento che la massa d’aria polare subisce negli strati più bassi a contatto con la più temperata superficie dell’oceano Atlantico. Dopo il passaggio del fronte freddo i venti al suolo, e nei bassi strati, hanno cominciato rapidamente a ruotare più da O-SO e Ovest, favorendo l’ingresso delle più fredde masse d’aria che scivolano dalle alte latitudini. Ma l’emergenza maltempo non è ancora cessate, anzi tutt’altro. Le autorità hanno lanciato l’allarme inondazioni per il fine settimana per più di 80 località, principalmente nell’Inghilterra sud occidentale e centrale e per delle aree del Galles. Disagi anche per il traffico stradale. Le strade in buona parte del Paese sono allagate e centinaia di automobilisti sono rimasti bloccati.

In alcune zone sono caduti fino a 60 millimetri di pioggia in aree già sature di acqua. L’arrivo di ulteriori precipitazioni durante il weekend, causa il passaggio di una nuova circolazione depressionaria che si muoverà verso il Canale della Manica, preoccupa non poco le autorità britanniche, che temono il rischio di possibili inondazioni e l’esondazione di diversi corsi d’acqua, già sovraccaricati dalle abbondanti piogge di questi giorni. Le piogge più intense dovrebbero interessare i settori sud-occidentali dell’Inghilterra e le aree più interne del Galles, dove si potranno avere dei rovesci, localmente anche di forte intensità, data la persistenza delle umide e temperate correnti sud-occidentali che accompagneranno il nuovo transito perturbato. In particolare le regioni che rischiano di subire pesanti allagamenti sono quelle del Devon, il Somerset e il Galles meridionale, fra la città di Carmarthen e Cardiff. Le abbondanti precipitazioni si protraranno almeno fino alla giornata di domenica e lunedì.

Condividi