Haiti: situazione drammatica dopo il passaggio dell’uragano Sandy

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Almeno 20 persone sono morte ad Haiti per la nuova ondata di colera scoppiata dopo il passaggio dell’uragano Sandy. Lo riferisce Radio Metropole, citando i dati forniti dalle autorita’. Prima di arrivare come super tempesta sulla East coast americana, Sandy era nella categoaria degli uragani e ha devastato Haiti causando 56 morti. Le inondazioni in tutto il paese hanno riacceso l’epidemia di colera che, da quando si e’ manifestato per la prima volta ad haiti nell’ottobre 2010, ha causato 7.600 morti e contagiato 600mila persone. Il primo ministro di Haiti, Guy Lamothe, ha chiesto un nuovo intervento di aiuto della comunita’ internazionale a favore del suo Paese, gia’ colpito dal terremoto del gennaio 2010.

La FAO e il Governo di Haiti reputano necessari 74 milioni di dollari entro i prossimi 12 mesi per aiutare il settore agricolo del paese a rimettersi in piedi a seguito all’uragano Sandy. Colossali i danni che la “supertempesta” ha apportato ai raccolti, al territorio, alla zootecnia, alle infrastrutture rurali al settore della pesca, quando si e’ abbattuto su Haiti alla fine di ottobre lasciando piu’ di 600.000 haitiani a rischio di insicurezza alimentare e nutrizionale. Sul totale dei fondi richiesti, 4 milioni di dollari servono urgentemente per aiutare 20.000 famiglie a sopravvivere alla stagione produttiva invernale che inizia a dicembre. L’uragano Sandy si e’ abbattuto su Haiti il 23 ottobre. Tre giorni consecutivi di venti intensi e piogge torrenziali hanno causato inondazioni, hanno danneggiato e distrutto case, coltivazioni ed infrastrutture. Sandy e’ stato il terzo disastro a colpire il paese nell’arco di pochi mesi. Tra maggio e giugno una grave siccita’ aveva compromesso i raccolti della cruciale stagione primaverile. In agosto Haiti era stata colpita dalla tempesta tropicale Isaac, seguita solo due mesi dopo dall’uragano Sandy. Gli effetti congiunti di queste tre calamita’ sul settore agricolo sono stati valutati dal Governo di Haiti nell’ordine di 254 milioni di dollari, con una pesantissima ricaduta sulle condizioni di vita di circa 1.5 milioni di persone. La FAO, il Programma Alimentare Mondiale (PAM) ed altri partner stanno aiutando il Governo di Haiti a condurre una valutazione post-disastro che possa dare un quadro completo dei danni arrecati e di cosa occorre per riavviare il settore agricolo e consentire una risposta adeguata per uscire dalla crisi. Alcune zone del sud, del sudest e della Grand Anse sono ancora in buona parte isolate a causa della distruzione massiccia delle strade e di altre infrastrutture. La FAO, il PAM e l’Ufficio ONU per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) condurranno un’indagine aerea su queste aree. L’Equipe Umanitaria del paese ad Haiti, il gruppo di donatori che sostiene Haiti ed il governo haitiano stanno al momento discutendo delle prossime iniziative per rispondere alla crisi nell’immediato, ma anche nel medio e lungo periodo, cercando anche di affrontare le cause di fondo dell’estrema vulnerabilita’ del paese ai ricorrenti disastri naturali. “I recenti disastri naturali d Haiti esigono una risposta vigorosa da parte della comunita’ internazionale che sostenga le iniziative intraprese dal Governo haitiano”, ha dichiarato Adam Yao, il Coordinatore FAO dell’Emergenza ad Haiti. La FAO fornisce il suo aiuto al Governo di Haiti mediante una serie di interventi nel settore forestale, nella produzione zootecnica, nella produzione delle sementi, nella gestione dei bacini idrografici e nella nutrizione. Questi programmi possono essere ampliati ed adattati per affrontare i bisogni seguiti all’uragano Sandy, in linea con la programmazione del governo.

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