Maltempo in Veneto: “allarme rosso” della protezione civile per tutto il territorio Regionale

MeteoWeb
Credit: ESA

“Il sistema della Protezione Civile del Veneto continua a controllare il territorio ed è pronto per ogni evenienza. L’allarme rosso per il maltempo, lanciato nel primo pomeriggio di venerdì scorso, continua: le precipitazioni registrate nelle ultime ore confermano le preoccupazioni della vigilia e sono sostanzialmente in linea con le previsioni”. Lo ha affermato l’assessore alla protezione civile del Veneto Daniele Stival, in continuo contato con la sala operativa regionale, dove la situazione riguardante la pioggia e il livello dei corsi d’acqua viene monitorata in tempo reale, come pure è continuamente attivo il contatto con il territorio. La fase iniziale dell’evento è stata caratterizzata da fenomeni deboli o assenti, inferiori a quanto atteso. Quella invece maggiore intensità, nella quale si prevedeva fosse concentrata la maggior parte dei quantitativi di precipitazione attesi, si è realizzata come previsto a partire dalla serata di ieri ed è attualmente in corso. “Lo scenario di criticità verificatosi dall’arrivo della perturbazione fino alla prima mattinata di oggi – ha sottolineato Stival – corrisponde a quanto ci si aspettava sulla base delle precipitazioni previste; è in corso un aggiornamento in peggioramento dello scenario idraulico, che porta in criticità idraulica ed idrogeologica elevata tutto il territorio regionale indistintamente”. Riguardo all’onda di piena prevista per il Bacchiglione a Vicenza, alla sezione Ponte degli Angeli, l’ultimo valore del colmo di piena indicato dal modello sperimentale adottato dalla Regione per fornire supporto alla municipalità di Vicenza ed a quelle ad essa limitrofe, ha oggi una attendibilità decisamente superiore ai dati precedentemente diffusi. Le simulazioni effettuate prima dell’inizio delle precipitazioni si basavano infatti esclusivamente sui dati di pioggia prevista dai modelli meteorologici, mentre i valori previsti del colmo di piena valutati in queste ore si basano sulle precipitazioni realmente verificatesi, oltre che sui dati di pioggia prevista. Nell’intervallo di tempo di circa 4-5 ore che precede il colmo di piena, i risultati del modello sono via via più realistici. “Il modello di previsione dunque è efficace – ha ribadito Stival – e quanto previsto due giorni fa è allineato in misura sostanziale con quanto si sta verificando in queste ore”.

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