Al Sud Italia sono ore di grande caldo: dopo le temperature elevate del giorno di Natale, con picchi di +20°C in Sardegna e Sicilia, oggi stiamo vivendo la giornata più mite in assoluto di questo dicembre, soprattutto nelle estreme Regioni meridionali ma anche nelle Centrali Tirreniche. Notevolissime le temperature minime della notte, quasi estive tra Puglia, Campania, Calabria e Sicilia: +17°C a Lampedusa, +16°C a Palermo, +15°C a Trapani, Reggio Calabria e Pantelleria, +14°C a Gela, Messina, Capri e Santa Maria di Leuca. Ancor più significativi i valori misurati nelle prime ore del mattino, entro le 11:00, ovviamente ancora parziali in quanto le massime saranno ancor più elevate: +19°C a Palermo e Lampedusa, +18°C a Reggio Calabria, Trapani, Lamezia Terme e Cozzo Spadaro, +17°C a Cagliari, +16°C a Roma, Napoli, Latina, Alghero, Messina, Grottaglie, Pratica di Mare, Pantelleria, Ciampino e Fiumicino, +15°C a Bari, Grosseto, Lecce e Crotone.
Ma nei prossimi giorni la situazione cambierà drasticamente e l’inverno tornerà a ruggire in modo serio e deciso a partire da dopodomani, venerdì 28 dicembre, e per tutto il weekend quindi quasi fino alla fine dell’anno. Sarà una goccia fredda in quota che si sgancerà da un sistema di origine nord Atlantica in transito da nord/ovest verso sud/est nell’Europa centrale a fiondarsi dall’Istria sull’Adriatico e poi da lì sull’Italia centro/meridionale proprio tra venerdì 28 e sabato 29, provocando un netto calo delle temperature su tutte le Regioni Adriatiche e al Sud, dove tornerà il maltempo con forti piogge e temporali la cui intensità sarà alimentata dai netti contrasti termici dovuti all’impatto tra le masse d’aria fredde in arrivo su un territorio “occupato” dal caldo di questi giorni. L’Anticiclone SubTropicale s’è voluto prendere una rivincita proprio nei giorni di Natale, dopo tre settimane di grande freddo e tanto maltempo in questo dicembre, ma l’inverno tornerà subito a ruggire con questa sfuriata fredda e perturbata che non sarà certo eccezionale, nè in termini di gelo nè in termini di maltempo, ma riporterà la neve su tutti i rilievi appenninici a partire dai 1.000/1.200 metri di altitudine, localmente abbondante nei versanti esposti alle correnti.
Inoltre avremo forti venti e piogge intense soprattutto tra Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, in modo particolare tra venerdì sera e sabato, con locali nubifragi. Una situazione prettamente invernale mentre al Nord e nelle Regioni centrali Tirreniche persisteranno delle schiarite con nubi sparse, foschie e nebbie in pianura Padana, dove continuerà la lunga fase di inversioni termiche in atto già da quasi due settimane con temperature sempre basse nonostante il caldo in quota.
Insomma, l’Inverno torna a ruggire pur senza eventi particolarmente eclatanti, ma manderà nel dimenticatoio questo periodo così caldo nelle Regioni meridionali nell’attesa che la stagione entri nel vivo, molto probabilmente a partire dalla prima decade di gennaio. Ma di questo parleremo nei prossimi aggiornamenti: continuate a seguirci.