9 Febbraio 1913: il mondo ammira una “processione di meteore” nel cielo. Il ricordo di quell’evento

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Dipinto di Frederic Church, Catskill, New York - Credit: J. F. Hernstadt

Un secolo fa nei cieli degli Stati Uniti, si verificò uno tra gli eventi astronomici più spettacolari mai registrati nel secolo scorso. Grossi frammenti di meteore in entrata nella nostra atmosfera illuminarono le città dell’epoca, facendo notizia da Toronto a New York, e nei giorni successivi con testimonianze dal Canada occidentale e persino dalle Bermuda. In occasione del centesimo anniversario dello storico evento, gli astronomi Don Olson della Texas State University e Steve Hutcheon dell’Associazione Astronomica del Queensland, in Australia, hanno risposto alle tante domande mai risolte. Una “processione” di meteore si verifica quando un meteoroide si disgrega a contatto con la nostra atmosfera, creando frammenti più piccoli che viaggiano lungo percorsi quasi identici. Invece di precipitare verso il basso e bruciare in pochi secondi, come spesso viene osservato durante gli sciami di meteore comuni, le palle di fuoco viaggiano quasi orizzontalmente alla superficie terrestre, in modo praticamente parallelo. Ogni frammento può rendersi visibile anche per un minuto, e tutto l’evento può richiedere diversi minuti. L’evento avvenuto il 9 Febbraio 1913, ammirò e impaurì i testimoni oculari, che non mancarono di fornire dettagliate informazioni agli enti preposti. Gli oggetti transitarono attraverso il Canada e gli Stati Uniti nord-orientali, viaggiando da nord/ovest verso sud-est. Per la maggior parte degli osservatori la caratteristica più spettacolare fu il lento movimento dei corpi e la perfetta formazione mantenuta durante la caduta.

Rappresentazione di una palla di fuoco nel cielo

Oltre a quell’evento, furono osservate centinaia di meteore fino al Saskatchewan per tutta la notte e in una porzione di cielo di quasi 4000 chilometri. Negli anni seguenti, tuttavia, le relazioni supplementari arrivate dalla provincia dell’Alberta e da una nave al largo della costa del Brasile, ampliarono la visione a quasi 10 mila chilometri. Ulteriori osservazioni da parte di navigatori dell’Alantico meridionale dimostrarono che l’evento venne osservato anche in altre aree del mondo. Spulciando tra una vasta gamma di materiale d’archivio, il team ha scoperto sette rapporti provenienti da altrettante navi, avvenuti durante le veglie del mattino, potendo dimostrare che l’evento venne visto anche dal Regno Unito e dalla Germania, compilando la mappa più completa del fenomeno che sia mai stata realizzata. Alla fine, l’evento risulterà visibile da oltre 11.000 chillometri del globo, ossia circa un quarto di mondo. Un evento senza pari in questa branca dell’astronomia. Il destino dei frammenti resterà probabilmente sconosciuto, anche se è probabile che finirono per inabissarsi nel bel mezzo dell’Atlantico meridionale, al di fuori delle rotte di navigazione. Ulteriori rapporti delle navi meteorologiche arrivarono dal Brasile, dalle isole nel Sud dell’Atlantico, dal Sud Africa e persino dall’Australia. Insomma, un evento mondiale senza eguali che si verificò soltanto 5 anni dopo l’evento di Tunguska. La ricerca è stata divulgata attarverso le pagine della rivista scientifica Nature, e sarà pubblicata integralmente nel numero di Febbraio 2013 della rivista Sky and Telescope.

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