Ambiente: fuochi “preventivi” contro gli incendi della stagione secca in Africa

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Accendere fuochi preventivi e territorialmente mirati per evitare che la stagione secca porti incendi devastanti per le savane africane. L’idea e’ di un team di scienziati del World Agroforestry Centre che ha sviluppato una serie di grafici utili a gestire autonomamente gli incendi per ridurre il rischio e gli impatti del fuoco stagionale nelle savane africane. La tecnica sfrutta una tradizione del passato: “Sconfiggere il fuoco con il fuoco”, un metodo che punta sugli incendi controllati e che se eseguito correttamente riduce gli incendi pericolosi e permette all’ecosistema di rigenerarsi in maniera organizzata. La ricerca e’ stata pubblicata sul ‘Journal of Arid Environments’ e individua le condizioni ottimali stagionali per appiccare incendi controllati nelle zone secche, aiutando cosi’ a proteggere gli ecosistemi piu’ fragili, gia’ provati dai cambiamenti climatici. Gli scienziati hanno selezionato tre aree rappresentative degli ecosistemi di savana senegalese che vanno dalla savana aperta del Sahel alla piu’ alberata savana sud-sudanese. E hanno registrato dati sulla temperatura dell’aria, l’umidita’ relativa, la velocita’ del vento, la quantita’ di materiale secco presente. Il fuoco e’ stato combattuto nelle savane per decenni ma non e’ esattamente un nemico. Negli ecosistemi stagionalmente secchi – che dominano quasi la meta’ della superficie dell’Africa – gli incendi sono fondamentali per mantenere la biodiversita’ e il funzionamento ambientale. Ecco perche’ un approccio autogestito e regolato al fuoco puo’ essere utile. Lo studio ha calcolato il momento migliore per accendere i fuochi preventivi: quando il contenuto di umidita’ e’ vicino al centoventi per cento e quella relativa dell’aria varia tra il dodici e il settantanove per cento. Momento che si presenta tra i dodici giorni e un mese dopo l’ultima pioggia, a seconda del sito.

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