Previsioni Meteo elezioni: maltempo nei giorni del voto, quale effetto sulle scelte degli elettori?

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Si diceva da tempo che un voto a febbraio non sarebbe stato indicato per le possibili condizioni climatiche avverse. In effetti le previsioni non potrebbero essere peggiori, specie per il Nord, dove nevicherà estesamente sia domenica che lunedì. Quello della neve è l’unico vero possibile impedimento al voto, e non lo è però solo nelle aree più urbanizzate di pianura, ma riguarda anche le tante zone montuose e collinari che potrebbero risentire di questo maltempo. Anche la Toscana sopra gli 800 metri e il Centro Italia, specie le aree esposte ad Est, sopra i 1000 metri, saranno esposte a nevicate nei giorni del voto, con forti piogge e temporali nelle aree più di bassa quota.

L’ipotesi di dover votare a tutti i costi in favore di meteo non è comunque valida, poiché anche in altri periodi, vuoi per le vacanze, vuoi per le ferie, vuoi per il caldo o il gelo, si potrebbero trovare “obiezioni”.

Il vero problema di queste elezioni è che, anche col bel tempo, in tanti non hanno voglia di andare a votare. Secondo gli ultimi sondaggi, sono il 30% gli indecisi e coloro che hanno intensione di astenersi: quanti davvero alla fine non andranno a votare lo scopriremo solo lunedì prossimo, e vedremo se gli astenuti aumenteranno o meno rispetto alle ultime elezioni politiche (nel 2008) quando il 19,5% degli elettori non si recò alle urne toccando il picco massimo dell’astensionismo della storia della nostra Repubblica.

In queste condizioni il tempo può fare la differenza, ma è davvero triste pensare che, al di là delle difficoltà per le persone anziane o portatrici di handicap, cui deve essere garantito in ogni modo il voto, è un occhio di sole a far pesare l’ago della bilancia per far loro decidere di uscire di casa e votare, nemmeno si trattasse di andare a prendere il caffè o portare a spasso il cane. Il voto è un diritto importante, anche se è inutile nascondersi dietro la retorica della democrazia. E’ un diritto importante ma deve essere esercitato con la pienezza della possibilità di espressione. Il voto c’era anche in Unione Sovietica, ma si votava un solo partito. Il rischio qui è di votare tanti partiti e pochi programmi.

Per quanto riguarda poi l’idea che il maltempo favorisca la sinistra poiché chi vota a sinistra vota compatto, beh … chi lo dice non rende onore ai propri ideali, se crede che la propria opinione sia valida e meriti consenso. Dunque mi concentrerei sulle ragioni di un disagio che va da Nord a Sud, da Est a Ovest, e da decenni ad ora.

E’ chiaro che pur con tutte le contraddizioni e le delusioni del caso, chi pensa di non votare per protesta, stando a casa può star certo che voterà intrinsecamente per il peggio, lasciando che le cose vadano in una direzione casuale. Dunque, se avete dieci minuti di tempo per alzare la voce, cominciate a farlo alle urne, una scheda bianca è anche una forma di protesta, e non lasciate che dicano che “la gente non ha votato perché il tempo era brutto”. Gli italiani non si meritano anche questa presa in giro.

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