Nell’umida regione colombiana del Chocò è stata scoperta la stazione più piovosa della Terra: ha registrato oltre 43 metri di pioggia in un anno

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A quanto pare, nell’umida regione colombiana del Chocò, esiste una località ancora più piovosa di Lloro, la città più piovosa della Terra, con una media pluviometrica annua prossima ai 13.000 mm. Dato a dir poco impressionante. Non è un caso se la regione del Chocò è una delle zone più piovose, non solo del continente americano, ma dell’intero pianeta. Ma ora tentiamo di analizzare tutti i fattori che rendono l’area talmente umida e piovosa. Qui, come un pò in tutte le aree del sud-America che si affacciano sull’oceano Pacifico, il clima viene fortemente influenzato dai venti e dalle correnti oceaniche. Lungo il Chocò per gran parte dell’anno domina una corrente marina calda che trasporta enormi quantità di masse d’acqua calde in superficie, da ovest ad est, che dall’oceano Pacifico equatoriale si muovono in direzione delle coste panamensi e colombiane. A seguito del transito di questa importante corrente calda oceanica, nota come “Corrente di Panama”, affluiscono pure dei venti, dalla spiccata componente occidentale, che trasportano flussi di aria molto umida e calda (quindi stracarica di vapore acqueo) che si spingono verso le coste di Panama e della Colombia settentrionale.

L'umida regione colombiana del Chacò vista dal satellite. Si nota il posizionamento della città di Lloro a ridosso della Cordigliera occidentale, rendendola una delle città più piovose della Terra

Queste correnti calde e stracariche di vapore acqueo una volta giunte in prossimità delle coste pacifiche colombiane, procedendo verso il rispettivo retroterra, incontrano gli imponenti rilievi della Cordigliera occidentale, che rappresentano l’estremo lembo settentrionale delle Ande. Le masse d’aria umide e calde provenienti dall’oceano Pacifico equatoriale una volta incontranti i rilievi della Cordigliera occidentale colombiana sono costrette a sollevarsi verso l’alto favorendo lo sviluppo di intensi moti convettivi (correnti ascensionali) sui versanti sopravento che generano imponenti addensamenti cumuliformi (cumuli e cumulonembi molto ben sviluppati in altezza). Diciamo che la “forzatura orografica” (stau) imposta dalle montagne della Colombia nord-occidentale ai venti sempre umidi e caldi da Ovest e da O-NO gioca un ruolo fondamentale, agevolando il continuo formarsi di annuvolamenti e grossi cumulonembi temporaleschi che portano piogge e temporali, specie durante le ore centrali del giorno, quando il sole si alza avvicinandosi allo “Zenit” (raggi solari perpendicolari sopra l’orizzonte), determinando quel brusco riscaldamento pronto ad alimentare le forti correnti ascensionali d’origine termica. Le nuvole cumuliformi che si formano quotidianamente sui versanti più occidentali della Cordigliera occidentale sono la causa dei frequenti rovesci di pioggia, degli acquazzoni e dei forti temporali che colpiscono la regione del Chocò, facendo di questa una delle aree più piovose dell’intero pianeta. Ciò spiega perchè le immagini e le moviole dei satelliti NASA e della NOAA, il prestigioso servizio climatologico statunitense, mostrano nell’area del Chocò il continuo e ininterrotto sviluppo di “Clusters”, grosse “Cellule temporalesche” o imponenti e complessi sistemi “Multicellulari” che spesso apportando autentici diluvi equatoriali. Tra la regione del Chocò e il vicino confine con Panama mensilmente cadono poco più di 400-500 mm d’acqua, mentre in tutto l’anno possono cadere dai 5000 ai 6000 mm l’anno.

I rilievi dietro Lloro

In alcune zone e località del Chacò settentrionale, sopra i 4’ di latitudine nord, non lontano dal confine panamense, possono cadere anche più di 8000-9000 mm di pioggia l’anno, un dato davvero esorbitante anche per una regione dal classico clima equatoriale. Ma in alcuni punti, lungo le pendici dei versanti ovest della Cordigliera occidentale, gli apporti pluviometrici tendono a farsi davvero impressionanti, per non dire sconvolgenti, con picchi superiori ai 10.000 mm annui. Ciò è da imputare alla quotidiana esposizione di questi versanti montuosi all’umidissima e calda ventilazione occidentale trasportata dalla “Corrente equatoriale di Panama”. L’impatto di queste masse d’aria, stracariche di vapore, contro i baluardi orografici della Colombia occidentale, determina imponenti annuvolamenti convettivi a cui sono associate piogge e violenti temporali. Ma facciamo qualche esempio pratico. Lloro, tuttora, è probabilmente la città più piovosa del mondo, con una media annua impressionante, prossima ai 13.000 mm. La vicina cittadina di Tutunendo ha una media annua di circa di 11.394 mm, ben distribuiti durante tutti i mesi. Tutunendo è molto famosa negli archivi climatologici internazionali per il suo record pluviometrico assoluto di “26.303 mm” annuali, stabilito nel 1974. Nessuna località del mondo finora ha potuto fare di meglio.

Neppure le rivali di sempre, le località indiane di Cherrapunji e Mawsynram, il cui carico precipitativo si concentra rigorosamente tra i mesi di Aprile e Ottobre (periodo del Monsone di SO), possono permettersi simili performance, mentre sul Chocò la pioggia cade costante tutto l’anno (particolare non di poco conto). Tanto per rimanere in tema parliamo della città Quibdo che riceve durante l’anno la bellezza di oltre 7977 mm di pioggia. Di questi quasi 8000 mm ben oltre 897 mm cadono solo nel mese di Agosto, statisticamente il più piovoso, e oltre 497 mm vengono scaricati in Febbraio, ritenuto il mese meno piovoso. Nell’annata del 1939, secondo i dati dell’istituto di meteorologia colombiano, Quibdo ricevette l’accumulo record di oltre 15.000 mm di pioggia nel giro di un anno. Man mano che dal versante occidentale della Cordigliera ci si allontana in direzione della costa pacifica notiamo che gli accumuli pluviometrici annuali e mensili tendono un pò a diminuire, attestandosi su punte di 2000-3000 mm. Tanta acqua che rende il terreno fertile per la crescita della rigogliosa foresta pluviale, ancora del tutto incontaminata in molte aree del Chacò. L’attenuazione del fenomeno dello “stau” e la minore influenza dei rilievi all’umidissimo flusso dei venti occidentali, determinano una drastica riduzione della piovosità lungo la linea di costa.

Interessante è anche il dato della diminuzione di piovosità man mano ci si sposta da nord a sud, lungo le coste colombiane di sud-ovest. A Tumaco per esempio cadono non più di 2974 mm annui, gran parte di questi millimetri si registrano nel periodo compreso fra Gennaio e Giugno, quando la calda Corrente di Panama trasporta le masse d’aria calde e umide in direzione delle coste pacifiche colombiane, esaltando ulteriormente l’attività convettiva su di essa. Nella Colombia meridionale, vicino i confini con l’Ecuador, malgrado la maggiore vicinanza all’equatore geografico, si ha anche una parziale stagione secca che si verifica da Luglio a Dicembre, mesi in cui la fredda “Corrente di Humboldt” (o corrente del Peru), che risale dai mari antartici lungo le coste cilene e peruviane, si spinge con i suoi margini più settentrionali sino in prossimità dell’arcipelago delle Galapagos (ciò rende questo tratto di Pacifico meridionale molto pescoso e ricco di vita). La fredda “Corrente di Humboldt” è seguita da venti meridionali (sovente paralleli alla linea di costa), un pò più freschi e secchi del solito lungo le latitudini tropicali, che inibiscono notevolmente l’attività convettiva (inversione termica nei bassi strati), rendendo l’atmosfera molto più stabile.

Il solito temporale pomeridiano su Lloro

Scendendo ulteriormente verso sud, fra l’Ecuador e le coste settentrionali del Peru, si sperimenta la sempre più marcata influenza della “Corrente di Humboldt” che con le sue fredde acque superficiali raffredda sensibilmente l’aria rendendo il clima ancora più secco e scarsamente piovoso, per via dei costanti e freschi venti meridionali che rendono quasi impossibile la formazione di nubi e annesse precipitazioni. Solo durante gli anni di “El Niño” l’influenza della fredda “Corrente di Humboldt” si fa meno intensa, ciò fa in modo che gli annuvolamenti e quindi le precipitazioni da essi apportati riducano sensibilmente la portata della stagione secca fra il sud della costa colombiana e ecuadoregna. I dati di Lloro ora rischiano di essere messi in discussione dalla stazione meteorologica di Puerto Lopez del Micay, la cui media pluviometrica annua supererebbe i 12.800 mm. Purtroppo su questa stazione si sa ancora molto poco. Fino a poco tempo fa non appariva neppure nel database del servizio meteorologico colombiano. Eppure si tratta di una stazione IDEAM, quindi ufficiale, abbastanza affidabile. Come ci informa Maximilliano Herrera, climatologo di fama internazionale ed esperto di estremi termici mondiale, “la stazione di Puerto Lopez ha registrato 43 metri di pioggia fra il 1984 e il 1985 con 355 giorni di pioggia nel 1985. Una media di circa 100 mm per quasi 500 giorni consecutivi”. Insomma, questi dati parlano abbastanza chiaro sull’eccezionale potenziale pluviometrico di questa località colombiana. Secondo Herrerala media pluviometrica di Puerto Lopez del Micay è di circa 12.900 mm, mentre quella di Lloro granja  agricola si aggira sui 12.700 mm visto che l’altra stazione di Lloro Ideam è molto meno piovosa perché ubicata un pò più a valle. Entrambe superano le indiane Cherrapunji e Mawsynram”. Non vi è più alcun dubbio, Puert Lopez del Micay è la località più piovosa del nostro pianeta.

La stazione di Puerto Lopez del Micay
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