Emilia Romagna, appello dei geologi: “un anno fa il terremoto, oggi Regione in ginocchio per le frane”

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A circa un anno dal sisma che ha colpito l’Emilia, ora c’è una nuova emergenza: le numerose frane dovute al maltempo delle ultime settimane. A lanciare l’allarme è il Consiglio nazionale dei geologi che ha organizzato per venerdì un convegno a Ferrara su “Prevenzione e riduzione del rischio sismico”. Parteciperanno Gian Vito Graziano e Vittorio D’Oriano, presidente e vicepresidente del Consiglio nazionale dei geologi. “Viviamo ancora una volta un’altra emergenza – ha spiegato Gabriele Cesari, neo presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia-Romagna – le frane diffuse in gran parte della regione”. “L’Emilia-Romagna però è l’unica regione ad avere un Servizio geologico regionale ed è tra le poche ad avere completato la cartografia. Sono i geologi a conoscere il territorio, la composizione del sottosuolo – ha aggiunto Paride Antolini, geologo romagnolo e consigliere nazionale – e soprattutto a poterne leggere la storia. A Ferrara sono ancora evidenti i segni del terremoto del 1570”. Preoccupanti i dati sul rischio sismico in regione: secondo il rapporto Cresme del 2010, il 37,4% degli edifici scolastici e il 36,1% degli edifici ospedalieri sono in zone potenzialmente ad elevato rischio sismico, 1.308.443 persone risiede in zone potenzialmente ad elevato rischio sismico, gli edifici pubblici e privati, residenziali e non residenziali in zone potenzialmente ad elevato rischio sismico sarebbero 329.591.

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