Scoppia l’estate fra Balcani e l’Europa orientale con i primi picchi di +30°C +31°C; in settimana l’anticiclone sub-tropicale imprimerà un blocco alla circolazione atmosferica sull’Europa

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Temperature sopra i +30°C sull'Europa orientale e Balcani, interessata un'area molto estesa

Scoppia l’estate sui Balcani e su gran parte dei paesi dell’Europa centro-orientale, dove i termometri diffusamente hanno varcato la soglia dei +29°C +30°C all’ombra, con picchi localmente superiori ai +31°C +32°C. Fino ad un mese fa la regione carpatico-danubiana e l’area balcanica facevano i conti con un inverno tardivo, con temperature largamente sotto le medie stagionali e nevicate fino al piano.  Nel corso delle ultime due settimane la situazione si è radicalmente invertita, grazie all’intensificazione dell’insolazione diurna nelle ore centrali del giorno che contribuisce a scaldare le vaste distese continentali dell’Europa centro-orientale, dai Balcani fino alle pianure Sarmatiche. L’ondata di calore che sta colpendo i Balcani e la regione carpatico-danubiana è attribuita all’arretramento, verso levante, del promontorio anticiclonico sub-tropicale che per vari giorni ha stazionato sul bacino centro-orientale del Mediterraneo, la Grecia e l’Egeo, accompagnato da una vasta area di “Subsidenze atmosferiche” (correnti discendenti) che ha inibito lo sviluppo di formazioni nuvolose degne di nota. La robusta struttura anticiclonica, dopo essere stata interessata da un “Tilting” antiorario, ha cominciato a spostare il proprio baricentro più verso est, con i massimi principali al suolo che si sono posizionati a ridosso del bacino del mar Nero. Pur cominciando ad essere eroso, lungo il bordo più occidentale e settentrionale dal transito del ramo principale del “getto polare”, un cuneo longitudinale di questa figura anticiclonica si è riuscito ad estendere fino al settore meridionale del mar Caspio.

L'onda anticiclonica in alta quota sopra i Balcani descritta dal "getto"

Lungo il lato occidentale di questo promontorio anticiclonico, posizionato fra l’Italia ed i Balcani, continuano a risalire correnti di aria calda e relativamente secca, d’estrazione sub-tropicale continentale, che dall’entroterra desertico libico si spingono verso la Grecia, i Balcani fin verso l’Ungheria, la Romania e l’Ucraina, dopo aver attraversato lo Ionio ed il bacino Adriatico centro-meridionale. Il notevole innalzamento delle temperature fra Grecia, Balcani e Europa centro-orientale è da imputare all’attivazione di questo caldo flusso sub-tropicale che continua a spingere, sul bordo ovest della circolazione anticiclonica, masse d’aria d’origine desertiche, le quali riescono a muoversi in direzione dell’Ucraina e delle pianure meridionali della Russia europea, in seno ad una debole o moderata ventilazione al suolo da S-SO e SO (generalmente meridionale o sud-occidentale). Le mappe dei valori termici a 850 hpa mettono in evidenza come le isoterme di +15°C +16°C a 1300-1400 metri si siano già portate sopra la Serbia e la Romania, dove le temperature hanno superato la soglia dei +30°C +31°C. Quella di ieri è stata una giornata molto calda in Serbia e Montenegro, con vari picchi over +30°C. In Serbia le temperature massime più elevate si sono raggiunte a Banatski e Cuprija, dove si sono misurati i primi +31.0°C di stagione. Notevoli pure i +30.8°C di Leskovac o i +30.7°C della capitale Belgrado e di Valjevo. A Belgrado la soglia dei +30°C all’ombra è stata superata anche in altre stazioni della città. Da segnalare pure i +30.5°C di Krusevac e i +30.4°C registrati a Pozega e  Kragujevac. L’incredibile rialzo termico, su valori estivi, ha riguardato anche i rilievi, visto la presenza di una avvezione calda sub-tropicale ben strutturata nei medi e bassi strati. Sui 1711 metri del Kopaonik nella giornata di ieri è stata misurata una massima di ben +19.1°C, mentre ai 1038 metri di Sjenica gli estremi termici del giorno sono stati rispettivamente +25.2°/+3.5°C.

Caldo e temperature elevate sui Balcani

Spostandoci nella vicina Bosnia Erzegovina spiccano i +31.8°C di Zenica e i +30.3°C di Banja Luka. A Sarajevo la massima di ieri si è fermata a +28.1°C, ma oggi rischia di avvicinarsi al muro dei +30°C. Primi caldi simil estivi pure sulla pianura ungherese, dove i +30°C all’ombra sono stati raggiunti da Baja, ed avvicinati di pochi decimi da Tat, che si è fermata a +29.8°C. Poco più ad est, in Romania, il muro dei primi +30°C del 2013 è stato sfiorato di un soffio da Calarasi, che ieri si è fermata a soli +29.3°C, Caransebes che non è andata oltre i +29.2°C e Drobeta, anch’essa ferma a +29.2°C dopo i +29.4°C del giorno precedente. Primi caldi anche a Bucarest, qui il termometro si è portato fino a +29.1°C. Ma oggi molto probabilmente si supereranno i +30°C, grazie anche alla congeniale ventilazione da SO e S-SO. Tanto caldo anche sui rilievi carpatici, tanto che agli oltre 2500 metri di Vf. Omu la colonnina di mercurio non è scesa al di sotto dei +0.6°C. Malgrado il caldo anomalo il manto nevoso sulla principale vetta rumena presenta una buona forma, dopo le abbondanti nevicate di Marzo, con uno spessore di 154 cm. Ma buona parte del manto nevoso accumulato sotto i 2000 metri nei prossimi giorni rischia di essere rapidamente fuso da questa intensa ondata di calore che non risparmia neppure i Carpazi. Fra domani e lunedì il flusso caldo sub-tropicale in risalita dall’entroterra desertico libico aggirerà il bordo settentrionale dell’anticiclone di blocco, investendo pure l’Ucraina, la Bielorussia e il sud della Russia europea, dove probabilmente si raggiungeranno punte di +28°C +30°C, in particolare sull’ovest dell’Ucraina e nel sud della Russia europea.

Qui il caldo si farà anche intenso ad inizio di settimana, visto la persistenza del flusso caldo sub-tropicale continentale, proveniente dal nord Africa, che continuerà ad alimentare il robusto promontorio anticiclonico, posizionato fra Balcani, mar Nero e Russia europea. Il notevole “forcing” esercitato alle quote superiori della troposfera (il motore che alimenta l’ampia impalcatura anticiclonica nel sud-est dell’Europa) dall’estesa avvezione calda verrà ulteriormente esacerbato dall’isolamento di un nuovo “CUT-OFF” nel sud della Spagna, il quale avrà il merito di rinvigorire il caldo flusso pre-frontale, di tipo sub-tropicale continentale, sul bacino centro-orientale del Mediterraneo, Italia inclusa, attivando in quota un intenso flusso sud-occidentale che presenterà una traiettoria distesa fra l’Algeria e la Russia europea. La formazione di questo blocco altopressorio sull’Europa sud-orientale, con massimi di geopotenziale piuttosto alti fra Balcani e mar Nero, avrà il merito non solo di far proseguire l’anomala ondata di calore su buona parte del comparto orientale del continente, ma anche di far innalzare verso le alte latitudini il ramo principale del “getto polare”, sopra le Repubbliche Baltiche ed il nord della Russia, ergendo un muro nei confronti dell’umido flusso zonale atlantico  che si troverà impossibilitato di proseguire la sua marcia verso l’Europa, arrestandosi al traverso delle Isole Britanniche, Francia e Spagna. Le perturbazioni e i sistemi frontali atlantici non riusciranno ad evolvere verso levante, rimanendo incastrati davanti le propaggini più occidentali del blocco anticiclonico. Una situazione che continuerà ad attivare nuove massicce avvezioni calde, di matrice sub-tropicali continentale, verso il Mediterraneo e i paesi dell’Europa centro-orientale.

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