Sviluppato dispositivo che può manipolare i codici genetici

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130523180318Utilizzando solamente le biomolecole (il DNA, gli enzimi), gli scienziati del Technion-Israel Institute of Technology, hanno sviluppato e costruito un transduttore, un dispositivo in grado di manipolare i codici genetici. Questa nuova conquista potrebbe un giorno creare nuove opportunità nel settore delle biotecnologie, incluse le terapie geniche individuali e la clonazione.

L’interesse riguardo tali dispositivi è forte, principalmente per la loro capacità (a differenza dei computer) di interagire direttamente coi sistemi biologici e addirittura anche con gli organismi viventi. Non è richiesta alcuna interfaccia poiché tutti i componenti dei computer molecolari, inclusi hardware, software, input ed output, sono molecole che interagiscono tra loro, in un contesto di eventi chimici programmabili.

I nostri risultati, rivelano un dispositivo che computa iterativamente e produce risultati biologicamente rilevanti” dichiara il ricercatore capo Prof. Ehud Keinan della Technion Schulich Faculty of Chemistry. “Oltre a una capacità di calcolo avanzata, questo transduttore di DNA offre molteplici benefici, inclusa l’abilità di leggere e trasformare l’informazione genetica, la miniaturizzazione a scala molecolare, e l’abilità di produrre risultati di calcolo che interagiscono direttamente con gli organismi viventi

Il transduttore potrebbe essere utilizzato su materiale genetico per avvalorare e identificare sequenze specifiche, e per alterare e processare algoritmicamente il codice genetico. “Simili dispositivi” afferma il Prof. Keinan “potrebbero essere applicati ad altri problemi di calcolo; tutti i sistemi biologici, e perfino interi organismi viventi, sono computer molecolari naturali. Tutti noi siamo assimilabili a un computer biomolecolare, cioè, una macchina nella quale tutti i componenti sono molecole che comunicano l’una con l’altra con metodo logico. Hardware e software sono molecole biologiche complesse che si attivano reciprocamente per svolgere un compito predeterminato di natura chimica. L’input è una molecola che subisce cambiamenti programmati e specifici, seguendo uno specifico gruppo di regole (software) e l’output di questo processo di computazione chimica è un’altra molecola ben definita.”

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