La lunga ondata di maltempo primaverile ha provocato pesanti danni alle colture in provincia di Como e Lecco e la Coldiretti ha chiesto alla Regione il riconoscimento dello stato di calamita’ per la Lombardia. In un comunicato il presidente e il direttore di Coldiretti Como-Lecco, Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni, tracciano il bilancio della “situazione disastrosa” lasciata sui campi dalle piogge primaverili: produzione di mais decimata, cereali minacciati dalle malattie fungine, alberi da frutto con sofferenze vegetative e scarsita’ di impollinazione e ortaggi marciti in campo. “Nelle province di Como e Lecco – dichiarano nella nota – ilmaltempo ha lasciato dietro di se’ una lunga lista di danni, che ha convinto Coldiretti ad attivarsi chiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di calamita’ naturale per la Lombardia. Gli agricoltori fanno i conti con la distruzione delle semine appena fatte sperando che il bel tempo ora tenga davvero, dopo settimane di pioggia battente”. Ai danni del maltempo si sono aggiunti quelli di cinghiali e selvatici: gli imprenditori agricoli si sono ritrovati con i campi appena seminati e subito devastati dagli animali. I produttori di mais, infine, temono il ritorno della diabrotica, il cosiddetto “insetto-killer del granturco” la cui presenza e’ tornata ad essere segnalata sul territorio.
Maltempo, la Coldiretti di Como e Lecco chiede aiuti per il territorio devastato dai fenomeni estremi
